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Gli anziani con diabete risultano sovratrattati e presentano un’aumentata probabilità di andare incontro a danni da farmaci

A cura di Riccardo Candido per il Gruppo: Annali AMD

30 novembre 2015 (Gruppo ComunicAzione) –Negli anziani con diabete, comorbilità multiple e limitazioni funzionali, i possibili danni derivati da un controllo glicemico troppo intensivo superano probabilmente i benefici. Un recente studio pubblicato sulla rivista JAMA Intern Med (1) dal Dott. K.J. Lipska (Connecticut, USA) e coll. ha esaminato la relazione esistente tra grado di controllo glicemico e stato di salute in una popolazione di anziani ed ha stimato la prevalenza di un potenziale sovratrattamento per il diabete.

Si tratta di uno studio trasversale, che ha coinvolto 1288 adulti anziani (≥65 anni) con diabete, osservati dal 2001 al 2010, che avevano almeno una misurazione dell’emoglobina glicata (HbA1c). Lo stato di salute della popolazione in studio è stato suddiviso in tre categorie: 1) molto complesso, in caso di difficoltà a eseguire 2 o più attività della vita quotidiana o in presenza di dialisi; 2) complesso, sulla base di difficoltà a eseguire 2 o più attività strumentali della vita quotidiana o in presenza di 3 o più patologie croniche; e 3) relativamente in buona salute se nessuno delle precedenti situazioni erano presenti.

Dei 1288 anziani con diabete valutati, il 50,7% (IC 95% 46,6-54,8%) erano relativamente in buona salute, il 28,1% (IC 95% 24,8-31,5% ) aveva uno stato di salute definito complesso e il 21,2% (IC 95% 18,3-24,4%) si trovava in cattive condizioni di salute. Complessivamente il 61,5% (IC 95% 57,5-65,3) aveva un livello di HbA1c inferiore al 7% e tale proporzione non differiva tra le varie categorie di stato di salute; il 62,8% era relativamente in buona salute; il 63,0% aveva uno stato di salute complesso e il 56,4% era in uno stato di salute molto complesso (p = 0,26). Tra gli anziani con un livello di HbA1c inferiore al 7%, il 54,9% era trattato con insulina o sulfaniluree e tale proporzione era simile fra le tre categorie di stato di salute. Durante i 10 anni di studio, non ci sono stati cambiamenti significativi nella percentuale di anziani con un livello di HbA1c inferiore al 7% (p = 0,34), nella proporzione con un livello di HbA1c inferiore al 7% che aveva uno stato di salute complesso o molto complesso (p = 0,27), o nella percentuale di pazienti con un livello di HbA1c inferiore al 7% che erano trattati con insulina o sulfaniluree pur avendo uno stato di salute complesso o molto complesso (p= 0,65).

In conclusione, nonostante i danni di un controllo glicemico intensivo sembrino superare i benefici nei pazienti più anziani, in questo studio la maggior parte dei soggetti anziani, pur trovandosi in uno stato di salute complesso o molto complesso, avevano obiettivi glicemici molto stringenti (HbA1c <7,0%) e la maggior parte di essi erano trattati con insulina o sulfaniluree, con un conseguente alto rischio di ipoglicemia. Questi risultati suggeriscono che una parte sostanziale di anziani con diabete sia sottoposta a un trattamento eccessivo nella pratica clinica.

 

1) JAMA Intern Med 2015;175:356-62

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PubMed – Abstract


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