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GLP-1 RA e rischio di cancro alla tiroide: smentita ancora una volta l’associazione

Punti chiave

Domanda: I GLP-1 RA possono veramente aumentare il rischio di cancro alla tiroide?

Risultati: Uno studio scandinavo di coorte (Danimarca, Norvegia e Svezia, 2007-21) ha indagato nuovamente tale quesito. I pazienti che hanno iniziato il trattamento con GLP-1 RA sono stati confrontati con pazienti che hanno iniziato altri trattamenti (DPP4i) e, in un’analisi aggiuntiva, anche con gli SGLT2-i. La diagnosi di tumore tiroideo è stata identificata dai registri nazionali del cancro. In conclusione, l’uso di GLP-1 RA non è stato associato a un aumento sostanziale del rischio di cancro alla tiroide rispetto a un follow-up medio di 3,9 anni. Nell’analisi principale (GLP-1 RA vs DPP4i) il limite superiore dell’intervallo di confidenza è stato coerente con un aumento non superiore al 31% del rischio relativo (RR).

Significato: Alla luce di quest’ulteriore ricerca, in attesa di ulteriori conferme, l’uso dei GLP-1 RA può essere considerato ragionevolmente sicuro per quanto riguarda il rischio di cancro tiroideo.


A cura di Raffaele D’Arco

29 aprile 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Durante lo sviluppo dei GLP-1 RA studi sui roditori hanno mostrato un aumento del tasso di tumori alla tiroide. Sebbene la rilevanza di tali risultati per gli esseri umani non sia nota, negli Stati Uniti le confezioni di GLP-1 RA prevedono avvertenze sul cancro della tiroide e sono controindicati nei pazienti con un’anamnesi personale o familiare di cancro midollare della tiroide o di neoplasia endocrina multipla di tipo 2.

Rapporti successivi, basati su dati di farmacovigilanza, analisi post hoc di studi randomizzati e risultati di studi osservazionali, indicano un potenziale legame fra i GLP-1 RA e il tumore della tiroide, anche se non in modo conclusivo.

Lo studio scandinavo di coorte (Danimarca, Norvegia e Svezia, 2007-21), condotto da Björn Pasternak (Clinical Epidemiology Division, Dep. of Medicine, Solna, Karolinska Institutet, Stockholm, Svezia, e Dept. of Epidemiology Research, Statens Serum Institut, Copenhagen, Danimarca) e colleghi e pubblicato sul BMJ, ha utilizzato i dati dei registri nazionali di Svezia, Danimarca e Norvegia per analizzare il rischio di cancro alla tiroide fra i pazienti trattati con GLP-1 RA.

Nel corso di un follow-up medio di 3,9 anni, il trattamento con GLP-1 RA non è stato associato a un sostanziale aumento del rischio di cancro alla tiroide ai DPP4i e, in un’ulteriore analisi, agli SGLT2i. Sebbene non si possano escludere piccoli aumenti del rischio, nell’analisi principale che ha confrontato i GLP-1 RA con i DPP4i, il limite superiore dell’intervallo di confidenza era coerente con un aumento del rischio relativo non superiore al 31%.

Lo studio presenta, comunque, delle limitazioni. Ad esempio:

  • Sebbene il follow-up medio fra gli utilizzatori di agonisti di GLP-1 RA sia stato di 3,9 anni, a causa della possibile latenza di insorgenza del cancro potrebbe essere necessario un follow-up più lungo per rilevare un aumento del rischio significativo sul piano clinico. Il 25% dei partecipanti allo studio è stato comunque osservato per almeno 6 anni e le curve di incidenza cumulativa non hanno mostrato segni di un aumento del rischio emergente fino a 10 anni di follow-up.
  • È stato analizzato l’effetto di classe dei GLP-1 RA, ma la liraglutide e la semaglutide sono stati maggiormente utilizzati nello studio. Una possibilità di ricerca, in futuro, potrebbe valutare il rischio di cancro alla tiroide in base ai singoli GLP-1 RA somministrati.

Anche se sono stati analizzati i sottotipi istologici di cancro alla tiroide e sono stati osservati risultati neutri per ciascuno di essi, compreso il cancro midollare della tiroide, il numero di eventi in questa analisi era relativamente piccolo e le stime per i sottotipi diversi da quello papillare erano imprecise. Analogamente, non è stato possibile valutare sottogruppi di pazienti più piccoli, compresi quelli con precedenti tumori o condizioni associate a un aumento del rischio di cancro alla tiroide.


BMJ 2024;385:e078225


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