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Il gruppo Diabetologia Misurata: per un approccio nuovo al diabete

Intervista a Maria Franca Mulas, coordinatrice del gruppo, sulle cinque pratiche ad alto rischio di inappropriatezza della diabetologia italiana

di Nicoletta Musacchio


Maria Franca Mulas

Il gruppo Diabetologia Misurata si è formato nell’ambito del progetto NICE (Need Is Core of Effectiveness) che sta coinvolgendo trasversalmente molte attività promosse dall’attuale Consiglio direttivo nazionale di AMD (CDN). NICE vuole approfondire il tema dell’appropriatezza di intervento in diabetologia ed è il progetto dell’attuale CDN AMD e del suo Presidente, Antonio Ceriello.

L’acronimo NICE nasce durante una riunione alla quale partecipano diversi coordinatori dei gruppi (“Outpatient”, “Inpatient”, “Appropriatezza, terapia personalizzata”, “Comunicazione”, “Clinical Governance”). Ciascuno si è assegnato il compito di descrivere alcune proposte tecniche e organizzative competenti, trasparenti, fondate su dati in ingresso e in uscita, relative ai setting assistenziali della cura ambulatoriale, del ricovero ospedaliero, del monitoraggio domiciliare della glicemia, della terapia. In seguito sono stati definiti la strategia e gli obiettivi che avrebbero legato i diversi gruppi.

Dal confronto tra i gruppi è nata l’dea della creazione del gruppo Diabetologia Misurata, che consiste in un’azione trasversale nei gruppi NICE per condividere la corrispondenza delle soluzioni da loro proposte con le caratteristiche della medicina slow, che è rispettosa, sobria e giusta mantenendo sempre un indirizzo generale di misurabilità e sostenibilità.

Il concetto da cui si è partiti è che il mutamento culturale nell’approccio alla cura del diabete si può realizzare solo se il professionista adotta una prassi che origini dalla translazione delle migliori prove scientifiche, e se tiene nella più alta considerazione il vissuto della persona con diabete e la sua reale capacità di comprendere, scegliere e applicare la proposta di cambiamento. Il principio guida è che i diabetologi possano offrire soluzioni capaci di rendere sostenibile il Chronic Care Model impegnandosi in un continuo e sistematico riesame delle prassi, sia cliniche sia organizzative.

L’adesione di AMD a Slow Medicine e la collaborazione avviata con Antonio Bonaldi, presidente di questa società, hanno facilitato l’avvio del lavoro di Diabetologia Misurata e permesso di averlo come consulente del gruppo. Questa prima fase del lavoro concretata con la partecipazione al movimento “fare di più non significa fare meglio” e la pubblicazione delle prime cinque pratiche ad alto rischio di inappropriatezza della diabetologia italiana.

Maria Franca Mulas è la coordinatrice del gruppo Diabetologia Misurata, e ci parla delle cinque pratiche prese in esame, presentate a Baveno nel corso del VII congresso della Fondazione AMD. Per l’attività del gruppo, per i risultati a oggi conseguiti e per le cinque pratiche proposte, vedi qui.


Perché una classifica delle 5 pratiche?
L’intendimento del gruppo Diabetologia Misurata, è lo sviluppo di un’assistenza diabetologica sostenibile con proposte organizzative e tecniche competenti, responsabili, trasparenti fondate sui dati, pertanto misurabili, ma nel contempo anche misurate. In un tempo storico di sempre maggior contingentazione delle risorse disponibili il professionista ha l’obbligo di ripensare all’appropriatezza di tutte le sue pratiche cliniche. Il crescente peso assistenziale del diabete, l’offerta di sempre nuovi e più costosi farmaci e device rende questa revisione non più prorogabile. Abbiamo pensato di proporre alcune pratiche certamente “discutibili” per stimolare una discussione all’interno della diabetologia.

Come siete arrivati a redigere una classifica?
Abbiamo progettato di realizzare un primo prodotto tangibile e ci siamo riuniti, a riflettere sulle pratiche professionali, con i componenti degli altri due gruppi AMD “Outpatient” e “Inpatient”. Come già detto, un nostro consulente è Antonio Bonaldi, presidente di Slow Medicine Italia, la società che coordina il movimento fare di più non significa fare meglio in cui stanno confluendo molte società scientifiche italiane. La metodologia di lavoro prevede che i singoli professionisti del gruppo di lavoro identifichino cinque pratiche inappropriate sostenute da letteratura di riferimento e le condividano in un forum comune. Nel nostro caso, sono state selezionate in questo modo quindici attività ad alto rischio di inappropriatezza, che sono state messe in una lista, valutate, scelte e pesate, con un punteggio da 1 a 15, da tutti i proponenti. Si è così formata una graduatoria che ha permesso di identificare le prime cinque pratiche a maggior rischio d’inappropriatezza. Queste pratiche sono espresse in linguaggio medico.

Ma non vi siete fermati lì…
La seconda parte del lavoro prevede un confronto con le associazioni dei pazienti diabetici per una “traduzione” in un linguaggio più laico del testo, e una guida soprattutto per i pazienti che faciliti la comprensione dei motivi per cui una pratica è stata giudicata inappropriata. Non è casuale che un rappresentante dei pazienti, faccia stabilmente parte di Diabetologia Misurata.

Perché alcune esclusioni che appaiono poco giustificate?
Quello compiuto è il primo passo. Siamo consapevoli che ci saranno discussioni sulle scelte operate: per questo è nostra intenzione invitare i diabetologi a proporre le loro pratiche a rischio d’inappropriatezza, che, se corredate da un’adeguata bibliografia, saranno esaminate con gli stessi criteri adottati nella prima fase di lavoro.

Slow Medicine e AMD, perché? Con AMD SUBITO! c’è conflitto?
Nei più recenti modelli di medicina è fondamentale descrivere e realizzare organizzazioni, processi, attività, protocolli equi, appropriati, sostenibili. I principi, la cultura, gli strumenti della medicina slow non possono essere in conflitto con quelli di AMD SUBITO! perché l’indicazione ad agire prima possibile non esclude appropriatezza, equità, rispetto del paziente. Pertanto, la filosofia slow non si contrappone al leitmotive SUBITO! e SUBITO! non è fast, non significa impulsività. Così come slow non supporta l’inerzia, al contrario. Slow come SUBITO! significa responsabilità, accountability.

La consapevolezza dell’inappropriatezza di molte pratiche diabetologiche può rendere il diabetologo più accountable?
Certamente i gruppi NICE offriranno, ciascuno secondo il mandato ricevuto, altri elementi di ripensamento ai diabetologi italiani. Il gruppo Diabetologia Misurata agirà insieme a loro per ragionare di misura e misurabilità e sostenibilità delle scelte. Quello dell’appropriatezza è un cammino obbligato, pena la messa in discussione dell’efficienza dell’attuale modello assistenziale. Speriamo fortemente che in tutte le diabetologie italiane e in tutti i punti di erogazione dell’assistenza si avvii questa riflessione e che questa si concretizzi in modalità di lavoro più efficienti e naturalmente più efficaci.

Come pensate di diffondere la conoscenza e la capacità di incorporarle nella pratica e la sensibilità che, come fattori non cogenti, richiede tempo per essere assunte da un professionista?
L’eco mediatico davvero sorprendente che ha avuto la pubblicazione delle cinque pratiche, di là del merito per cui, come detto, apriremo la discussione, deve far riflettere tutti i diabetologi, perché il cammino verso un’assistenza sanitaria sempre più appropriata e misurabile è irreversibile, pena, come detto, la minaccia alla sostenibilità. Ci sarà sempre più spesso chiesto il “conto”, la consuntivazione sia economica sia clinica del nostro agire. Sarà sempre più forte la pressione con cui il sistema agirà sugli operatori sanitari. A questo fattore di cambiamento, potente nella sua cogenza, aggiungeremo pubblicistica, informazione, formazione secondo il tradizionale modello AMD. Spero avremo modo di riparlarne.