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La semaglutide migliora la qualità del seme negli uomini obesi con diabete tipo 2 e ipogonadismo funzionale

Punti chiave

Domanda: La terapia con semaglutide può migliorare la qualità del seme e i parametri dell’ipogonadismo funzionale in persone con diabete tipo 2 e obesità?

Risultati: In uno studio clinico randomizzato controllato, in aperto, condotto su 25 uomini con diabete tipo 2 e obesità di grado I-II, affetti da ipogonadismo funzionale la terapia con semaglutide iniettiva confrontata con la terapia sostitutiva con testosterone undecanoato ha mostrato miglioramenti significativi nella qualità del seme, in particolare nel numero di spermatozoi morfologicamente normali. Entrambi i trattamenti hanno aumentato significativamente il testosterone totale.

Significato: La semaglutide combinata con la terapia sostitutiva con testosterone undecanoato potrebbe rappresentare un’opzione terapeutica promettente per gli uomini con obesità e diabete tipo 2 affetti da ipogonadismo funzionale che desiderano preservare o migliorare la fertilità, ma sono necessari ulteriori studi per esplorare gli effetti sinergici di queste terapie.


19 novembre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – A cura di Maria Elena Valera Mora

Che cosa si sa già? Circa un terzo degli uomini con diabete tipo 2 (DT2) e obesità sviluppa ipogonadismo funzionale (FH, functional hypogonadism), una forma di ipogonadismo ipogonadotropo caratterizzato da bassi livelli di testosterone e livelli di gonadotropine (FSH, LH) bassi o normali senza cause organiche apparenti. L’aumento dell’indice di massa corporea (BMI) e la resistenza all’insulina sono i principali fattori di rischio portando a disturbi fisici e psicologici, insieme alla riduzione della funzione sessuale e della qualità degli spermatozoi con conseguente infertilità. Il trattamento consigliato per gli uomini obesi con FH è la modifica dello stile di vita soprattutto la perdita di peso. La terapia sostitutiva con testosterone (TRT, testosterone replacement therapy) undecanoato determina miglioramenti nella funzione sessuale ma può influire negativamente sull’asse HPG (hypotalamic-pituitary-gonadal-axis) e sulla produzione di spermatozoi negli uomini in età fertile. Gli agonisti del GLP-1 (GLP-1 RA), come la semaglutide, sono un’opzione promettente nella regolazione dell’asse HPG determinando l’incremento dei livelli di testosterone e miglioramento della funzione sessuale. Tali effetti sembrano essere dovuti alla perdita di peso, ma l’azione diretta di GLP-1 RA sul sistema riproduttivo, mediata da effetti antinfiammatori, costituisce un’ipotesi altrettanto valida. Gli effetti di GLP-1 RA sugli uomini con DT2 e obesità riguardanti la qualità del seme e i parametri di FH sono ancora poco studiati.

Quali sono le nuove evidenze? In questo studio randomizzato controllato e aperto condotto presso l’Università di Lubjana (Slovenia) e durato 24 settimane sono stati arruolati 25 uomini di età compresa tra 18 e 65 anni con DT2 trattato con ipoglicemizzanti orali (metformina, sulfaniluree, DPP4), BMI >30 kg/m² e FH. I partecipanti sono stati così randomizzati: 13 alla semaglutide (semaglutide, 1 mg/settimana) e 12 alla TRT (testosterone undecanoato 1000 mg ogni 10-12 settimane /im). Entrambi i gruppi hanno seguito una dieta con una riduzione calorica di 500-800 kcal al giorno associata a esercizio fisico (almeno 30 min/die). Le comorbilità più comuni erano ipertensione arteriosa (68%) e ipercolesterolemia (52%) e il 76% dei partecipanti era stato in grado di procreare. L’HF è stato diagnosticato con valore di testosterone totale inferiore a 11 nmol/l su almeno due misurazioni distinte, al mattino, e la presenza di almeno due sintomi di disfunzione sessuale valutata con il questionario IIEF-15 (International Index of Erectile Function) e la scala AMS (Aging Male Syndrome). Nel gruppo semaglutide vs TRT sono stati rilevati i seguenti risultati: valori significativamente più alti di spermatozoi morfologicamente normali (p = 0,001), concentrazione di spermatozoi (p = 0,002) e numero totale di spermatozoi (p = 0,026). In entrambi i gruppi si è assistito a un incremento del testosterone e dello score AMS, ma solo nel gruppo con TRT lo score IIEF-15 è aumentato in modo significativo. I livelli del testosterone totale sono risultati incrementati in entrambi i gruppi, ma con un aumento significativamente maggiore nel gruppo con TRT (semaglutide 1,6 nmol/l (0,7-8,2 nmol/l) vs TRT 6,9 nmol/l (2,3-12,1 nmol/l), p = 0,002). Nel gruppo TRT i livelli di LH (-1,7 IU/l (da -4,1 a -1,3), p = 0,003) e FSH (-4,9 IU/l, da -6,3 a -2,65), p = 0,002) sono diminuiti significativamente mentre nel gruppo semaglutide sono rimasti invariati. Il BMI nel gruppo semaglutide ha mostrato una riduzione significativa vs TRT (-2,1 kg/m² [da -4,6 a -0,6] vs 0,2 kg/m² [da -0,6 a 0,7], p = 0,005).

Conclusioni e spunti per la pratica clinica. La principale forza di questo studio è di aver esaminato gli effetti complessivi dei GLP-1 RA sulla funzione riproduttiva maschile, aprendo un nuovo filone nella ricerca riguardante i loro effetti sulla spermatogenesi e sulla qualità dello sperma in uomini con obesità, DT2 e HF. Due limiti dello studio riguardano la breve durata di osservazione e il fatto che i campioni di sperma prelevati dai pazienti rappresentano solamente una “istantanea” della qualità dello sperma in un dato momento. Il risultato dello studio potrebbe cambiare le linee-guida cliniche per il trattamento dell’HF negli uomini con DT2 e obesità, favorendo l’uso della semaglutide rispetto alla TRT, ma sono necessari ulteriori studi per esplorare gli effetti sinergici di queste terapie a lungo termine.


LEGGI E SCARICA L’ARTICOLO ORIGINALE: Diabetes Obes Metab 2024;1-10. Online ahead of print

PubMed


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