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La tecnologia CGM come strumento per i piloti di voli commerciali con diabete insulino-trattato: è il momento di stabilire nuove regole comuni?

Punti chiave

Domanda: Come può essere affrontato il problema dei piloti di aviazione civile che sviluppano un diabete insulino-trattato e desiderano rinnovare la licenza di pilota commerciale?

Risultati: Una recente revisione della letteratura ha analizzato il problema, che ha alla base la sicurezza del velivolo e dei passeggeri per il rischio di ipoglicemia del pilota con diabete, sottolineando le differenti legislazioni in merito e osservando come la disponibilità degli attuali sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia (CGM) possa rappresentare uno strumento per consentire ai piloti con diabete di volare in sicurezza.

Significato: Questo lavoro propone di affrontare in maniera nuova e unitaria il problema dei piloti di aviazione civile con diabete insulino-trattato, anche a fronte dei nuovi progressi tecnologici che hanno portato alla diffusione dei sistemi CGM.


A cura di Lucia Briatore

9 marzo 2021 (Gruppo ComunicAzione) – I piloti dell’aviazione civile che sviluppano il diabete insulino-trattato e desiderano rinnovare una licenza di pilota commerciale (CPL, commercial pilot license) costituiscono un problema medico, sociale e normativo, in quanto operatori con un profilo elevato e qualifica professionale ad alto costo. Ciò dipende da motivate preoccupazioni riguardo all’ipoglicemia, l’evento più minaccioso per le persone che svolgono lavori che richiedono un alto livello di concentrazione e affidabilità.

L’AIMAS (Associazione Italiana di Medicina Aerospaziale) ha istituito un comitato tecnico per affrontare tale problema, invitando rappresentanti di un’associazione di persone con diabete fortemente coinvolta nel volo sportivo e due società scientifiche, tutte affiliate all’IDF (International Diabetes Federation) – ovvero ANIAD (Associazione Nazionale Atleti Italiani con Diabete), AMD (Associazione Medici Diabetologi) e SID (Società Italiana di Diabetologia), rispettivamente – per entrare a far parte del Comitato insieme alla sezione Aeromedica dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) quale ente governativo deputato alle specifiche normative nazionali di volo. Ciascuno di questi membri del comitato ha nominato un rappresentante esperto nel campo. Il gruppo di lavoro ha condotto una revisione della letteratura che ha messo in evidenza grandi differenze nei regolamenti nazionali a riguardo, con nazioni, ad esempio la gran parte di quelle europee, dove il volo commerciale è vietato a piloti con diabete insulino-trattato mentre in altre (US, UK, Australia) non vi sono limitazioni se presenti certificati specifici e appositi protocolli.

Nel lavoro viene condotta una disamina dei nuovi dispositivi per il monitoraggio in continuo della glicemia (CGM) che per le loro caratteristiche (possibilità di avere una lettura istantanea della glicemia senza distrazioni o impegno manuale, allarmi per l’ipoglicemia e allarmi predittivi, frecce di tendenza) sembrano poter essere il miglior sistema per garantire in sicurezza il lavoro dei piloti.

Gli autori propongono di creare un tavolo tecnico che coinvolga tutti gli stakeholder coinvolti e stilano una lista di quesiti a cui si dovrebbe rispondere per definire una consensus univoca sull’argomento. Questo lavoro ha il pregio di affrontare un problema aperto che, sebbene coinvolga poche persone, rappresenta uno degli ambiti lavorativi in cui le persone con diabete vengono discriminate e propone tra le risoluzioni del problema l’utilizzo della tecnologia CGM, che sta letteralmente cambiando la vita delle persone con diabete.


Diabetes Res Clin Pract. 2021;172:108638

PubMed


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