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L’associazione di GLP1-RA e SGLT2 inibitori: una nuova ed efficace opportunità terapeutica per il diabete tipo 2 (studio DURATION-8)

A cura di Riccardo Candido

21 novembre 2016 (Gruppo ComunicAzione) – I GLP1 agonisti recettoriali (GLP1-RA) e gli inibitori del SGLT2 si sono dimostrati efficaci nel ridurre la glicemia e il peso e nel migliorare diversi fattori di rischio cardiovascolare attraverso meccanismi d’azione differenti. Lo studio DURATION-8 pubblicato da J.P. Frías (Los Angeles, CA; USA) e coll.sulla rivista The Lancet Diabetes and Endocrinology ha voluto confrontare l’efficacia e la sicurezza dell’associazione tra il GLP1-RA, exenatide, e l’SGLT2 inibitore, dapagliflozin, rispetto alla monoterapia con i singoli farmaci, in soggetti con diabete tipo 2 non adeguatamente controllato con metformina. Si tratta di uno studio di fase 3, della durata di 28 settimane, multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, che ha coinvolto 109 centri di sei diversi paesi. Pazienti adulti (età ≥18 anni) con diabete tipo 2 e inadeguato controllo glicemico (HbA1c 8-12% [64-108 mmol/mol]) nonostante la monoterapia con metformina (≥1500 mg/die) sono stati randomizzati (1:1:1) a ricevere:

1) exenatide 2 mg sc una volta alla settimana più dapagliflozin, 10 mg una volta al giorno per via orale;

2) exenatide 2 mg sc una volta alla settimana più placebo per via orale;

3) dapagliflozin 10 mg una volta al giorno per via orale più placebo sc. una volta alla settimana.

La randomizzazione è stata stratificata per HbA1c al basale (<9,0 vs. ≥9 ,0% [<75 vs. ≥75 mmol/mol]). L’endpoint primario era la variazione dell’HbA1c dal basale alla settimana 28. Gli endpoint secondari erano la variazione rispetto al basale della glicemia a digiuno, della glicemia postprandiale, del peso e della pressione arteriosa; la proporzione di pazienti con HbA1c <7,0% (<53 mmol/mol) a fine studio; la proporzione di pazienti con calo ponderale del 5% o più. L’analisi è stata condotto con modalità intention-to-treat.

Nel periodo compreso tra settembre 2014 e ottobre 2015, sono stati randomizzati 695 pazienti, 231 soggetti in exenatide più dapagliflozin, 231 in sola exenatide e 233 in solo dapagliflozin. Dopo 28 settimane di trattamento, la variazione dell’HbA1c rispetto al basale era -2,0% (IC 95% da -2,1 a -1,8) nel gruppo exenatide più dapagliflozin, -1,6% (da -1,8 a -1,4) nel gruppo in exenatide e -1,4% (da -1,6 a -1,2) nel gruppo in dapagliflozin. La combinazione di exenatide e dapagliflozin riduceva significativamente l’HbA1c, rispetto alla monoterapia con exenatide (-0,4%; p = 0,004) o dapagliflozin (-0,6%; p <0,001). L’associazione è stata inoltre significativamente superiore ai singoli trattamenti per tutti gli endpoint secondari, con una maggiore riduzione della glicemia a digiuno, della glicemia postprandiale, del peso e della pressione arteriosa; un numero superiore di pazienti con HbA1c < 7,0% (<53 mmol/mol) e una maggiore percentuale di pazienti con calo ponderale del 5% o più (tutti p ≤0,025). Gli eventi avversi sono stati registrati in 131 (57%) di 231 pazienti nel gruppo exenatide più dapagliflozin, 124 (54%) di 230 pazienti nel gruppo exenatide e 121 (52%) dei 233 pazienti nel gruppo dapagliflozin. Gli eventi avversi più comuni (≥5% dei pazienti in ogni gruppo) sono stati diarrea, noduli nel sito di iniezione, nausea e infezioni del tratto urinario. Non sono stati segnalati episodi di ipoglicemia maggiore o minore.

In conclusione, la combinazione di exenatide e dapagliflozin è risultata più efficace, rispetto ai singoli farmaci, sia nel controllo glicemico sia in quello di diversi fattori di rischio cardiovascolare, nei pazienti con diabete tipo 2 non adeguatamente controllato dalla monoterapia con metformina, a fronte di buona tolleranza e un buon profilo di sicurezza. Ulteriori conferme sull’efficacia di tali classi di farmaci in combinazione potranno arrivare da uno studio in corso, l’AWARD 10, che sta valutando la combinazione di un altro GLP1-RA, dulaglutide con gli SGLT2 inibitori.

 

Lancet Diabetes Endocrinol 2016:S2213-8587(16)30267-4

PubMed


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