L’obesità aumenta il rischio di fibrillazione atriale in soggetti con diabete ed ipertensione arteriosa
A cura di Riccardo Candido
13 giugno 2016 (Gruppo ComunicAzione) – L’associazione tra diabete e fibrillazione atriale (FA) rimane ancora controversa. L’ipertensione arteriosa, frequentemente presente nei soggetti con diabete, può in parte spiegare il rischio di sviluppare FA in questa popolazione. Il Dott.L. Alves-Cabratosa (Spagna) e coll. hanno condotto unostudio, pubblicato sulla rivista Annals of Medicine, che ha indagato il ruolo del diabete nell’insorgenza di FA in pazienti ipertesi senza malattia vascolare ischemica.
I dati di 262.892 persone, ricavati dal sistema informatico della Primary Care, in Catalogna (Spagna), sono stati esaminati per il periodo temporale luglio 2006-dicembre 2011. I soggetti inclusi nell’analisi avevano una età ≥55 anni, erano ipertesi in assenza di cardiopatia ischemica, ictus o arteriopatia periferica. I nuovi casi di FA nei pazienti diabetici erano pari a 13,3 per 1000 persone-anno (follow-up medio: 4,3 anni), mentre nei soggetti non diabetici erano del 10,4 per 1000 persone-anno (follow-up medio: 4,1 anni). Il rischio di sviluppare FA nei pazienti con diabete era 1,11 (IC 95%: 1,06-1,16); tale rischio aumentava significativamente ad 1,41 (IC 95%: 1,22-1,64) nei pazienti che presentavano diabete e obesità.
In conclusione, questo studio suggerisce che il diabete risulta modestamente associato con l’insorgenza di FA nei pazienti ipertesi senza malattia vascolare, mentre, tra i pazienti diabetici, la presenza di obesità aumenta significativamente il rischio di sviluppare FA.
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