Monitoraggio continuo della glicemia nel paziente diabetico: risultati dello studio GLADIS (Glucose Levels Awareness in Diabetes)
24 luglio 2015 (Congresso Medico) – Diversi studi clinici hanno dimostrato che nei pazienti diabetici in terapia insulinica multiniettiva o con microinfusore il sistema di monitoraggio in continuo del glucosio(CGM) aiuta a migliorare il compenso glicemico senza aumentare il rischio di severe ipoglicemie.
L’obiettivo principale di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Diabetic Medicine è stato di valutare quale sia la migliore strategia di monitoraggio per mantenere l’euglicemia comparando l’automonitoraggio glicemico capillare con strisce reattive (SMBG) al sistema di monitoraggio in continuo con e senza allarmi di allerta di ipo- e/o iperglicemia(CGM). Si tratta di un trial anglo-tedesco, prospettico, randomizzato controllato, in cui sono stati reclutati 160 pazienti adulti con diabete mellito tipo 1 o 2, in terapia insulinica multiniettiva o con microinfusore e seguiti per 100 giorni.
I partecipanti sono stati randomizzati a CGM senza allarmi (n = 48) o a sistema CGM con allarmi (n = 49) o a automonitoraggio tradizionale (n = 48).
Il tempo trascorso al di fuori del target di glucosio (70-180 mg/dl) durante i giorni 80-100 è risultato di 9,9 ore/giorno per il gruppo GCM senza allarme, di 9,7 ore/giorno per il gruppo GCM con allarme e di 10,6 ore/giorno per il gruppo SMBG. I pazienti col sistema di monitoraggio in continuo con allarmi trascorrevano meno tempo in ipoglicemia rispetto ai pazienti in autocontrollo glicemico capillare (1 ora/die versus 1,6 ore/die; p = 0,030).
Tra i pazienti in trattamento con microinfusore il tempo entro il target glicemico era maggiore nel gruppo CGM versus SMBG in maniera statisticamente significativa (p = 0,0461 senza allarme e p = 0,0134 con allarme).
Non vi era differenza significativa in termini di HbA1c nei tre gruppi fra basale e dopo i 100 giorni; si evidenziava tuttavia una differenza nella percentuale di pazienti che raggiungevano una riduzione di HbA1c ≥0,5%: 27% nel gruppo con CGM senza allarmi, 25% nel gruppo CGM con allarmi e 10,6% nel gruppo in SMBG.
Lo studio dimostra che l’uso del sistema di monitoraggio in continuo del glucosio riduce il tempo al di fuori dei target glicemici quando comparato all’autocontrollo glicemico tradizionale soprattutto nei pazienti in terapia con microinfusori.
AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.