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NAFLD e disfunzione endoteliale in pazienti con diabete tipo 2

Punti chiave

Domanda: È noto che la NAFLD sia un predittore precoce e un determinante nello sviluppo di diabete. Molti studi hanno valutato l’associazione tra NAFLD e FMD (dilatazione brachiale flusso mediata), suggerendo il ruolo indipendente della NAFLD nel ridurre FMD e determinando disfunzione endoteliale. Tuttavia, tali studi si sono concentrati principalmente sulla popolazione generale. Gli autori di questo studio hanno voluto valutare la FMD in una popolazione di pazienti diabetici con e senza NAFLD.

Risultati: In questo studio è stato dimostrato che la disfunzione endoteliale è maggiormente prevalente nelle persone con DT2 e NAFLD rispetto a quelle con DT2 e senza NAFLD (77,8 vs 58,7%). Inoltre, la NAFLD era associata ad un aumento di 2,58 volte del rischio di disfunzione endoteliale.

Significato: Nelle persone con DT2 la NAFLD è associata a disfunzione endoteliale. Tale rischio è paragonabile al rischio dell’ipertensione, evidenziando l’importanza dello screening e della gestione della NAFLD in quei pazienti.


A cura di Francesco Romeo

9 ottobre 2023 (Gruppo ComunicAzione) – La steatosi epatica non alcolica (NAFLD, non-alcoholic fatty liver disease) è una delle malattie epatiche più comuni, con una prevalenza di circa il 25% negli adulti. La prevalenza è in aumento in tutto il mondo a causa del crescente tasso di obesità, diabete e di stili di vita non salutari. Inoltre, sono state trovate prove sufficienti del fatto che la NAFLD sia un predittore precoce e un determinante dello sviluppo del diabete tipo 2 (DT2). Sono stati proposti molteplici possibili meccanismi che possono contribuire allo sviluppo del diabete nei pazienti con NAFLD, fra i quali la resistenza all’insulina gioca un ruolo fondamentale.

Sono disponibili varie tecniche per rilevare la funzione endoteliale. La dilatazione brachiale flusso mediata (FMD, flow-mediated dilation) è uno dei metodi più comunemente utilizzati. Molti studi hanno valutato l’associazione tra NAFLD e FMD, suggerendo il ruolo indipendente della NAFLD nel ridurre la FMD. Tuttavia, tali studi si sono concentrati principalmente sulla popolazione generale.

Considerando la coesistenza di DT2 e NAFLD, Zeinab Montazeri (Endocrine Research Center, Institute of Endocrinology and Metabolism, Dept. of Internal Medicine, School of Medicine, Iran University of Medical Science, Tehran, Iran) e coll. hanno condotto uno studio per valutare la FMD in una popolazione di pazienti diabetici con e senza NAFLD. Si tratta di uno studio trasversale, condotto su persone con DT2 e la NAFLD è stata definita come punteggio del parametro di attenuazione controllata (CAP, controlled attenuation parameter) >302 dB/m. La disfunzione endoteliale è stata rilevata quando la FMD era ≤0,7%. Sono state applicate analisi di regressione per valutare i fattori associati alla compromissione della FMD. Nell’analisi finale sono stati inclusi un totale di 147 pazienti (72 con NAFLD e 75 senza NAFLD). I pazienti con NAFLD avevano maggiori probabilità di sviluppare FMD (77,8 vs 58,7%, p = 0,01). Nell’analisi multivariata, la NAFLD (OR = 2,581, IC 95% 1,18-5,62, p = 0,017) e l’ipertensione (OR = 3,114, IC 95% 1,31-7,35, p = 0,010) erano associati a un aumento del rischio di FMD compromessa. Tuttavia, il sesso femminile era associato a un rischio ridotto di FMD compromessa (OR = 0,371, IC 95% 0,15-0,87, p = 0,024).

In questo studio è stato dimostrato che la disfunzione endoteliale, definita come FMD compromessa, sia maggiormente prevalente nelle persone con DT2 e NAFLD rispetto a quelle con DT2 e senza NAFLD (77,8 vs 58,7%). Inoltre, la NAFLD era associata a un aumento di 2,58 volte del rischio di disfunzione endoteliale. NAFLD e malattie cardiovascolari sono complicanze della sindrome metabolica e il contributo specifico della NAFLD al verificarsi di eventi cardiovascolari fatali e non fatali è stato precedentemente dimostrato.

Glia autori concludono quindi che nelle persone con DT2 la NAFLD, nella loro indagine, si associa a disfunzione endoteliale. Tale rischio è paragonabile al rischio dell’ipertensione e avallano quindi l’importanza dello screening e della gestione della NAFLD in tali pazienti.


BMC Endocr Disord 2023 Sep 25;23(1):202

PubMed


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