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Outcome della gravidanza dopo intervento di chirurgia bariatrica

17 aprile 2015 (Congresso Medico) – E’ noto che le donne in età fertile obese presentano un rischio aumentato di diabete gestazionale (GDM), LGA (large for gestationale age), parto pretermine, malformazioni congenite e aborto. Non esistono invece evidenze forti in merito ai rischi di donne obese che si siano sottoposte a intervento di chirurgia bariatrica prima della gravidanza. Al fine di chiarire tale aspetto, il Dott. Karl Johansson (Svezia) e coll. hanno recentemente pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine (1) i risultati di uno studio osservazionale condotto su oltre 627.000 gravidanze non gemellari registrate in Svezia (2006-2011), di cui 670 verificatesi in donne precedentemente sottoposte a intervento di chirurgia bariatrica e per le quali era noto il peso pre-intervento.

A ogni gravidanza verificatasi dopo chirurgia bariatrica sono state abbinate fino a cinque gravidanze “di controllo” sovrapponibili per alcuni parametri quali BMi pre-intervento, età, parità, abitudine al fumo, livello di istruzione ed età al momento del parto. Outcome dello studio era la valutazione del rischio di GDM, LGA, SGA (small for gestational age), parto pretermine, aborto, morte neonatale e incidenza di malformazioni congenite maggiori.

Rispetto al gruppo di controllo, le donne sottoposte a chirurgia bariatrica presentavano un minor rischio di GDM e di crescita eccessiva fetale, mentre al contrario era aumentato il rischio di avere un bambino piccolo per età gestazionale (SGA) e di avere una gestazione più breve (sebbene il rischio di parto pretermine non fosse significativamente diverso tra i due gruppi). Il rischio di aborto o di morte neonatale era maggiore nel gruppo sottoposto a intervento (1,7 vs 0,7%; odds ratio: 2,39, IC 95% 0,98-5,85; p 0,06).

Pur con limiti intrinseci, quale il fatto di essere osservazionale, lo studio dimostra un sostanziale vantaggio della chirurgia bariatrica in donne obese in termini di outcome di gravidanza, rimanendo comunque da approfondire con maggiore accuratezza il dato del possibile incremento della mortalità fetale/neonatale.

 

1) N Engl J Med 2015;372:814-24

PubMed


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