Prevalenza e determinanti clinici di rapido declino dell’eGFR tra persone con DT2 di nuova diagnosi: cosa ci dicono i dati degli Annali AMD?
Punti chiave
Domanda: Qual è la prevalenza di rapido declino dell’eGFR nelle persone con nuova diagnosi di DT2? Quali pazienti sono più a rischio di sviluppare tale complicanza?
Risultati: Dall’analisi dei dati provenienti dagli Annali AMD, su 105.163 soggetti con DT2 di nuova diagnosi (2010-2019) il 12,9% mostrava un rapido declino (>5 ml/min/1,73m2 all’anno) dell’eGFR nei 3 anni successivi. I soggetti con rapido declino dell’eGFR erano in media più anziani, con una maggiore prevalenza di donne, più elevati valori di eGFR basale, di pressione arteriosa sistolica e di HbA1c. Inoltre, è stata riscontrata un’associazione tra rapido declino dell’eGFR e presenza di alcune complicanze: micro/macroalbuminuria, retinopatia e pregresso evento cardiovascolare.
Significato: Una quota rilevante di persone con DT2 di nuova diagnosi è a rischio di sviluppare un rapido declino dell’eGFR già nei primi anni dopo la diagnosi. Considerata l’associazione di tale manifestazione della nefropatia diabetica con la ESRD, la morte cardiovascolare e per tutte le cause, è fondamentale conoscere le caratteristiche dei pazienti a maggior rischio e monitorare la traiettoria di declino dell’eGFR oltre al suo valore assoluto e alla presenza di albuminuria.
26 novembre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – A cura di Gisella Boselli
Che cosa si sa già? La nefropatia diabetica è la principale causa di malattia renale allo stadio terminale (ESRD, end-stage renal disease) nel mondo occidentale. Negli ultimi anni numerosi studi hanno dimostrato come la nefropatia diabetica sia una complicanza estremamente eterogenea in cui diversi meccanismi patogenetici condizionano decorsi clinici differenti. Accanto al classico fenotipo albuminurico, infatti, è stato descritto anche un fenotipo non albuminurico che sembra caratterizzarsi per una più lenta progressione verso la ESRD. In tempi recenti, inoltre, è stato identificato una categoria con progressione verso l’ESRD particolarmente rapida, i cosiddetti fast decliner. Dati consistenti di letteratura mostrano come quest’ultimo gruppo, che può presentare o meno albuminuria, sia a maggior rischio di ESRD, morte cardiovascolare e morte per tutte le cause. Considerate queste premesse, è fondamentale conoscere le caratteristiche cliniche di tali pazienti, in modo da poter identificare i soggetti più fragili per mettere in atto le adeguate strategie di prevenzione, monitoraggio e trattamento.
Quali sono le nuove evidenze? Gli autori hanno analizzato i dati provenienti dagli Annali AMD di 105.163 soggetti con diabete tipo 2 (DT2) di nuova diagnosi (2010-2019) di cui fossero disponibili almeno due misurazioni del tasso stimato di filtrazione glomerulare (eGFR, estimated glomerular filtration rate) registrate durante i primi 3 anni dalla diagnosi di DT2 e di cui il primo fosse ≥30 ml/min/1,73m2. Il valore di eGFR è stato calcolato a partire dal valore di creatinina secondo la formula CKD-EPI. 13.587 pazienti (12,9%) hanno avuto un declino rapido dell’eGFR, definito in accordo con le linee-guida KDIGO come un declino >5 ml/min/1,73m2/anno. Il rischio di sviluppare declino rapido dell’eGFR aumentava all’aumentare dell’età (OR 2,34 per età >75 vs <55 anni), dei valori di HbA1c (OR 1,12 per HbA1c >9 vs <7%) e del valore di eGFR basale (OR 3,26 per eGFR >120 ml/min/1,73m2 vs 60-89 ml/min/1,73m2). I soggetti che presentavano un declino rapido dell’eGFR mostravano una prevalenza maggiore del sesso femminile (58,1 vs 55,1%, p <0,0001) e valori lievemente maggiori di pressione sistolica (135 vs 134 mmHg, p <0,0001); inoltre, avevano più spesso albuminuria (37,7 vs 29,9%, p <0,0001), retinopatia diabetica (22,5 vs 14,5%, p <0,0001) e pregressi eventi cardiovascolari (2,6 vs. 1,9%, p <0,0001).
Sintesi dei risultati e spunti per la pratica clinica. Questo lavoro ha messo in luce come una quota rilevante di pazienti con DT2 perda rapidamente funzionalità renale già nei primi anni che seguono la diagnosi di malattia diabetica. L’ analisi ha anche permesso di identificare i fattori clinici associati al rapido declino dell’eGFR che dovrebbero pertanto essere oggetto di attenzione e, ove possibile, di correzione. Dallo studio emerge infine l’importanza di monitorare oltre al “singolo” dato di eGFR e albuminuria, anche la traiettoria dell’eGFR: in alcuni pazienti si può così evidenziare un importante interessamento renale anche in assenza dei classici criteri di definizione della nefropatia diabetica (eGFR <60 ml/min e/o aumento dell’escrezione urinaria di albumina).
Eur J Intern Med 2024. Online ahead of print
AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.