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Retinopatia e malattia cardiovascolare nel diabete tipo 1

A cura di Lucia Briatore

17 dicembre 2018 (Gruppo ComunicAzione) – Le complicanze micro e macrovascolari del diabete sembrano sempre più correlate. Uno stretto legame tra nefropatia diabetica (ND) e aumento del rischio di malattia cardiovascolare (MCV) è noto da tempo, mentre è meno chiaro il legame con la retinopatia diabetica severa (RDS).

Per rispondere a questa domanda un gruppo di ricercatori finlandesi ha condotto uno studio osservazionale utilizzando i dati del registro Finnish Diabetic Nephropathy (FinnDiane) e valutando l’incidenza cumulativa di MCV, inclusa malattia coronarica (MC), arteropatia periferica (AP) e ictus, in 1683 soggetti con diabete tipo 1 (DT1) da oltre 30 anni. I soggetti sono stati divisi in quattro gruppi in base alla presenza di ND e/o RDS (+ND/+RDS, +ND/−RDS, −ND/+RDS e −ND/−RDS) alla visita basale. Sono state definite RDS quella laser-trattata e ND la presenza di filtrato glomerulare <60 ml/min/1,73 m2. L’incidenza di MCV età-specifica è stata confrontata con quella di 4016 soggetti di controllo non diabetici.

Durante i 12.872 anni-persona di follow-up, si sono verificati 416 eventi cardiovascolari. Anche in assenza di ND, i soggetti con RDS avevano un aumento del rischio di eventi cardiovascolari (hazard ratio 1,46 [IC 95% 1,11-1,92]; p <0,01), dopo aggiustamento per durata del diabete, età all’esordio, sesso, fumo, pressione arteriosa, rapporto vita/fianchi, storia di ipoglicemia e profilo lipidico. In particolare, la sola RDS era associata con il rischio di AP (1,90 [1,13-3,17]; p <0,05) e MC (1,50 [1,09-2,07; p <0,05) ma non con l’ictus. La presenza di ND aumentava ulteriormente il rischio di eventi cardiovascolari (2,85 [2,13-3,81]; p <0,001).

Gli autori concludono che in pazienti con DT1 di lunga durata la presenza di RDS, anche senza ND associata, aumenta il rischio cardiovascolare, in particolar modo di AP. Rimane ancora da capire quale sia il legame tra RDS e MCV, tuttavia questo ulteriore studio deve farci riflettere su come trattiamo i nostri pazienti: in caso di complicanze microvascolari dobbiamo pensare che la persona che abbiamo di fronte è a rischio di MCV e quindi trattare al meglio tutti i possibili altri fattori di rischio.


Diabetes Care 2018;41:2487-94

PubMed


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