Rischio di epatocarcinoma in pazienti affetti da epatite cronica HBV correlata e nuova diagnosi di diabete: risultati di uno studio di coorte a livello nazionale
8 giugno 2015 (Congresso Medico) – E’ noto che il diabete aumenta il rischio di epatocarcinoma (HCC) in pazienti con epatopatia cronica HBV correlata, ma la relazione temporale tra epatite B e diabete rispetto allo sviluppo dell’HCC non è chiara. Al fine di chiarire tale correlazione, un gruppo di ricercatori di Taiwan, ha recentemente condotto uno studio di coorte a livello nazionale utilizzando un database assicurativo con dati relativi a oltre il 99% della popolazione e riguardanti notizie cliniche, visite ambulatoriali, ricoveri, prescrizione di farmaci.
I ricercatori hanno selezionato in modo casuale un campione di un milione di partecipanti; all’interno di tale campione sono stati individuati 14.523 soggetti affetti da epatopatia cronica HBV correlata diagnosticata negli anni 1997-2009. Sono stati considerati pazienti con “nuova insorgenza di diabete” i soggetti che ricevevano la diagnosi di diabete nel periodo 1999-2009 (ma non 1997-1998). La coorte di pazienti con epatite B e nuova insorgenza di diabete (n = 2099) è stata confrontata con la coorte di pazienti con epatite ma senza diabete (n = 2080); le due coorti sono state seguite sino allo sviluppo di HCC, al ritiro dell’assicurazione o entro dicembre 2009.
Dopo aggiustamento per altre cause di mortalità, i pazienti con diabete presentavano un’aumentata incidenza cumulativa di HCC (RR 1,628; IC 95% 1,114-2,378) rispetto ai non diabetici. Anche dopo aggiustamento per alcuni fattori quali età, sesso, dislipidemia, terapia per l’epatite B, terapia con statine, presenza di cirrosi, indice di comorbilità e obesità, il diabete rimaneva un predittore indipendente di rischio per HCC (HR 1,798; IC 95% 1,194-2,707; p = 0,005).
I risultati dello studio suggeriscono che il diabete acceleri lo sviluppo di HCC in pazienti affetti da epatopatia HBV; gli autori ipotizzano che tra le possibili cause dell’aumentato rischio di HCC indotto dal diabete siano da annoverare la steatosi epatica (presente nel 60-70% dei pazienti diabetici) e l’insulino-resistenza, che sarebbero associati alla stimolazione dell’insuline-like growth factor-1, a una riduzione dell’adiponectina e soprattutto all’induzione di un pattern citochinico proinfiammatorio a livello dell’epatocita.
Risulta dunque necessario adoperarsi con ogni sforzo in ambito clinico per prevenire l’insorgenza di diabete in pazienti affetti da epatopatia HBV correlata e programmare con attenzione la cura e il follow-up di pazienti con epatopatia a cui venga diagnosticato il diabete, per prevenire/diagnosticare tempestivamente l’HCC.
Aliment Pharmacol Ther 2015, Apr 6. doi: 10.1111/apt.13191
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