Rischio di insorgenza di diabete tipo 2: ruolo del peso alla nascita e dello stile di vita
28 settembre 2015 (Congresso Medico) – E’ dato consolidato che stili di vita scorretti, in associazione a pattern genetico predisponente, rappresentino un fattore di rischio per insorgenza di diabete nell’età adulta. Ma anche alcuni aspetti della vita intrauterina, come grave malnutrizione o condizioni di stress, sono stati evidenziati come possibili fattori predisponenti il diabete tipo 2 (DMT2) in età adulta: infatti, il basso peso alla nascita (indice di ritardo della crescita in utero) è stato associato a intolleranza glicidica, ridotta capacità di secrezione dell’insulina e aumentato rischio di DMT2 in età adulta.
Al fine di indagare il ruolo del basso peso alla nascita e degli stili di vita scorretti, considerati singolarmente o in associazione, sul rischio di DMT2, Yanping Li e coll. (Boston, USA), hanno condotto uno studio prospettico in base a dati raccolti da 3 ampie coorti (Health Professionals Follow-up Study: 1986-2010; Nurses’ Health Study: 1980-2010; Nurses’ Health Study II: 1991-2011) e ne hanno recentemente pubblicato i risultati sul British Medical Journal.
Sono stati studiati 149.794 soggetti (uomini e donne) che alla rilevazione basale non presentavano un quadro di diabete, patologia cardiovascolare o neoplasia e i cui dati sono stati valutati nell’arco di un periodo di follow-up di 20-30 anni. Stile di vita scorretto è stato definito sulla base del BMI, dell’abitudine al fumo, del grado di attività fisica, del consumo di alcol e in base alle caratteristiche della dieta. I partecipanti sono stati inoltre suddivisi in 5 categorie in base al peso alla nascita: <2,5 kg; 2,5-3,15 kg; 3,16-3,82 kg; 3,83-4,5 kg; e >4,5 kg.
Nel corso del follow-up sono stati identificati 11.709 casi incidenti di DMT2. Il rischio relativo di diabete aggiustato con analisi multivariata risultava 1,45 (IC 95% 1,32-1,59) per il più basso peso alla nascita e 2,10 (IC 95% 1,71-2,58) per stile di vita scorretto. Tale rischio aumentava in caso di associazione dei due fattori (2,86; IC 95% 2,26-3,63), a indicare una significativa interazione su scala additiva (p per interazione <0,001).
I risultati di questo studio dimostrano che gli stili di vita condotti in età adulta agiscono sul rischio di diabete in modo additivo rispetto a condizioni di vita intrauterine che determinano un ritardo di sviluppo del feto e quindi basso peso alla nascita, per cui è opportuno pensare a nuovi programmi di prevenzione del DMT2 mirati non solo alle modifiche delle abitudini della vita postnatale, ma anche alla correzione di fattori di rischio prenatali.
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