Si può porre diagnosi di LVDD in pazienti asintomatici usando parametri semplici ed economici?
Punti chiave
Domanda: Possiamo valutare l’indice cardiometabolici e l’indice trigliceridi-glucosio per identificare soggetti con disfunzione diastolica ventricolare sinistra asintomatici?
Risultati: Uno studio cinese trasversale dimostra che l’indice cardiometabolico e l’indice trigliceridi-glucosio sono indipendentemente associati alla presenza di disfunzione diastolica ventricolare sinistra nella popolazione cinese asintomatica. Il maggior grado di disfunzione diastolica ventricolare sinistra, in risposta all’aumento dei due indici è inoltre maggiormente pronunciato nelle donne rispetto agli uomini.
Significato: Gli indici cardiometabolico e trigliceridi-glucosio sono nuovi marcatori che incorporano indici antropometrici e biochimici. Seppur il grado di disfunzione diastolica ventricolare sinistra in risposta all’aumento degli indici sia più pronunciato nelle donne, i due indici potrebbero divenire degli strumenti efficaci per identificare la disfunzione diastolica ventricolare sinistra nei controlli sanitari di routine e come screening in aree con risorse mediche limitate.
A cura di Raffaele D’Arco
4 marzo 2024 (Gruppo ComunicAzione) – La disfunzione diastolica del ventricolo sinistro (LVDD, left ventricular diastolic dysfunction) è prevalente nella popolazione generale e colpisce dall’1,3% al 30% degli individui. La LVDD svolge un ruolo fondamentale nell’insorgenza dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata (HFpEF, heart failure with preserved ejection fraction) ed è associata alla morte cardiovascolare. Nei pazienti con HFpEF, la compromissione della funzione diastolica del ventricolo sinistro (LVDF, left ventricular diastolic function) è difficile da contrastare. Una scarsa LVDF è correlata a una maggiore mortalità per tutte le cause e a un’ospedalizzazione per cause cardiovascolari. L’obesità e l’insulino-resistenza sono associate alla LVDD e all’aumento del rischio di insufficienza cardiaca. L’indice cardiometabolico (CMI, cardiometabolic index) e l’indice trigliceridi-glucosio (TyG, triglyceride glucose) sono in fase di studio quali nuovi marcatori, rispettivamente, di obesità viscerale e insulino-resistenza.
Va ricordato che:
- il CMI si calcola come TG (mmol/l)/C-HDL (mmol/l) × WHtR dove il WHtR è il rapporto tra la circonferenza addominale e l’altezza in cm;
- il TyG si calcola come TG a digiuno (mg/dl) × FPG (mg/dl)/2.
Un recente studio osservazionale trasversale cinese, pubblicato sulla rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases, ha indagato l’utilità clinica di tali indici per identificare i soggetti con LVDD. I ricercatori hanno arruolato 1898 persone asintomatiche, sottoponendole ad antropometria, valutazione biochimica del siero ed ecocardiografia. L’analisi di regressione lineare multipla ha rivelato che sia il CMI sia il TyG erano determinanti indipendenti dei parametri diastolici per le donne; mentre per gli uomini non hanno dimostrato un’associazione significativa.
Nell’analisi logistica multivariata, la proporzione di LVDD nel terzo e quarto quartile di CMI è rimasta significativamente maggiore rispetto a quella del quartile più basso nelle donne (Q3 vs Q1: odds ratio (OR) = 2,032, IC 95%: 1,181-3,496; Q4 vs Q1: OR = 2,393, IC 95%: 1,347-4,249); mentre negli uomini, l’incidenza di LVDD era significativamente maggiore solo nel quarto quartile.
Per il TyG, la presenza di LVDD nel quarto quartile era significativamente maggiore in entrambi i sessi. I valori discriminanti fra il CMI (AUC: 0,704, IC 95%: 0,668-0,739) e il TyG (AUC: 0,717, IC 95%: 0,682-0,752) erano simili nelle donne. Entrambi gli indici hanno ottenuto risultati migliori nelle donne rispetto agli uomini per identificare la LVDD.
Lo studio presenta diverse limitazioni: anzitutto ha incluso solo individui cinesi e non è chiaro se i risultati possano essere generalizzati ad altre etnie. Inoltre, per rappresentare meglio la LVDD, altri parametri potrebbero essere inclusi in studi successivi. Ciononostante, è il primo studio a riconoscere che il CMI ha un potere discriminatorio nel distinguere la LVDD in individui asintomatici, almeno nel sud-est della Cina.
Nel contesto della ricerca epidemiologica, il CMI e il TyG potrebbero peraltro fornire metodi più economici e clinicamente accessibili per valutare la disfunzione diastolica, rispetto alle misurazioni quantitative con imaging avanzato. Inoltre, la diversa capacità degli indici di identificare la LVDD nei due generi può avere implicazioni significative per lo sviluppo di strategie di prevenzione di LVDD e HFpEF specifiche per il sesso.
Tali punti di forza possono dunque contribuire a promuovere la traduzione di CMI e TyG nella pratica clinica per lo screening di individui asintomatici per LVDD soprattutto nel quarto quartile, dove c’è rispondenza in entrambi i sessi. Ovviamente, la diagnosi precoce può aprire prospettive importanti verso nuove strategie preventive.
Nutr Metab Cardiovasc Dis 16 February 2024. Published online
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