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Si può predire la malattia renale nel diabete tipo 2? Cosa ci dicono gli Annali AMD

A cura di Francesco Romeo

17 ottobre 2016 (Gruppo ComunicAzione) – Il diabete mellito è attualmente la principale causa di malattia renale cronica (CKD). Infatti, circa il 40% dei pazienti con diabete sviluppano nefropatia diabetica (DKD) con conseguente albuminuria, riduzione della velocità di filtrazione glomerulare (GFR), o entrambi. L’identificazione di fattori clinici predittivi per lo sviluppo della malattia renale cronica è un problema critico nella gestione dei pazienti con diabete di tipo 2.

SalvatoreDe Cosmo (San Giovanni Rotondo) e coll. hanno recentemente pubblicato sulla rivista Medicine i risultati di uno studio in cui sono stati valutati 27.029 pazienti affetti da diabete mellito tipo 2 con velocità di filtrazione glomerulare (eGFR) ≥60 ml/min e normoalbuminuria ottenuti della banca dati AMD (AMD Data File). Outcome primario dello studio è stato di indagare l’evoluzione a: eGFR <60 ml/min e normoalbuminuria; presenza di albuminuria con eGFR ≥60 ml/min; e eGFR <60 ml/min con albuminuria. Sono stati monitorizzati: eGFR da creatinina sierica con metodica (CKD-EPI), escrezione urinaria di albumina, HbA1c, trigliceridi, colesterolo HDL e LDL, pressione arteriosa e indice di massa corporea. Dopo un periodo di 4 anni, il 33,2% dei pazienti (n = 8973) ha sviluppato malattia renale cronica, il 10,3% (n = 2788) ha mostrato una riduzione dell’eGFR <60 ml/min, il 18,4% (n = 4978) ha sviluppato albuminuria e il 4,5% (n = 1207) ha sviluppato entrambe le caratteristiche.

Analizzando Il rischio relativo (RRR), età (1,37, p <0,001 per 5 anni), sesso (0,77, p <0,001 per soggetti di sesso maschile), indice di massa corporea (1,03, p <0,001 per 1 kg/m2), trigliceridi (1,02, p <0,001 per 10 mg/dl) e colesterolo LDL (0,97, p = 0,004 per 10 mg/dl) erano correlati in modo indipendente per l’insorgenza di riduzione eGFR. Età (1,08, p <0,001 per 5 anni), sesso (1,36, p <0,001 per soggetti di sesso maschile), indice di massa corporea (1,02, p <0,001 per 1 kg/m2), trigliceridi (1,01, p = 0,02 per 10 mg/dl), colesterolo HDL e LDL (0,97, p = 0,008 e 0,99, p = 0,003 per 5 e 10 mg/dl, rispettivamente) sono risultati correlati alla comparsa di albuminuria.

In conclusione, la riduzione del GFR (più frequente nei soggetti di sesso femminile e con più elevati livelli di trigliceridi) e la presenza di albuminuria (più frequente negli uomini e nei soggetti con più elevati livelli di HbA1c e bassi livelli di colesterolo HDL) hanno mostrato distinti fattori di rischio, suggerendo che diversi meccanismi possano essere coinvolti nello sviluppo di queste due componenti nella nefropatia diabetica.

 

Medicine (Baltimore)2016;95(27):e4007

PubMed


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