Una Consensus contro l’obesità: l’impegno delle società scientifiche
di Michele O. Carruba
Cari Amici e Colleghi,
Al di là di quello che sarà a breve termine l’impatto effettivo di questa campagna sulla salute pubblica, è molto importante il fatto che stia crescendo molto la cultura relativa alla corretta alimentazione e al corretto stile di vita. Fare cultura su questo argomento significa anche fare prevenzione. Lo strumento che il ministro ha attivato è uno strumento “primordiale” che dice alla gente: “ci siamo, siamo presenti, stiamo facendo qualcosa”; ma insieme a questo ci sono anche una serie di iniziative ambiziose e concrete che si realizzeranno nel giro di poco tempo. Noi tutti che ci occupiamo di questa tematica abbiamo sempre parlato dell’importanza dell’educazione alimentare nelle scuole e oggi esiste un accordo, tra il ministero della Salute e il ministero della Pubblica istruzione, che ha già portato alla redazione di programmi didattici dell’educazione alimentare nelle scuole.nel 2003 il problema obesità è stato affrontato in maniera finalmente seria non soltanto da chi si occupa di obesità da tantissimi anni, ma soprattutto da parte dell’autorità sanitaria nazionale, che ha portato con sé un nuovo atteggiamento da parte dell’opinione pubblica e della stampa. Il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha voluto, come una delle prime attività del suo mandato, quella della prevenzione dell’obesità. Ha istituito delle commissioni che si stanno occupando di questo problema e ha fatto partire una campagna istituzionale di informazione sulla popolazione.
In questo modo i giovani – dall’asilo fino alla scuola dell’obbligo – verranno educati, e non solo istruiti, alla corretta alimentazione attraverso lezioni, laboratori, insegnamenti speciali anche nel momento della mensa. Un altro progetto importante è quello di creare nell’ambito della struttura sanitaria nazionale, negli ospedali, dei centri interdipartimentali dove il paziente obeso possa trovare una collocazione e delle risposte. Questo centro dovrebbe prevedere la presenza di un nutrizionista, di uno psicologo per le terapie cognitivo-comportamentali, e di un medico che sia in grado di gestire le patologie concomitanti magari in collaborazione con altri reparti come ad esempio quello di diabetologia o di cardiologia. Il segnale che, soprattutto con quest’ultimo progetto, vogliamo diffondere è quello che finalmente si è cominciato a considerare l’obesità e la sindrome plurimetabolica non più solo un problema di natura estetica, ma una vera e propria patologia cronica con un notevole impatto di natura socioeconomica. Oggi un obeso con patologie associate, non avendo un luogo specifico a cui rivolgersi per avere delle risposte complete, si è sempre rivolto ad un singolo specialista, che in molti casi ha affrontato il problema in maniera settoriale. Ed è proprio questo lo scopo della Consensus: il trovarsi tutti insieme e mettere in comune le proprie esperienze e il proprio punto di vista così da arrivare ad avere un accordo comune e condiviso su ciò che è indispensabile, utile e importante fare per questo paziente.
Con questo spirito il Centro di Studi e Ricerche sull’Obesità (CSRO) dell’Università degli Studi di Milano, sin dalla sua fondazione, fedele ai suoi dettami istituzionali, si è occupato non solo di problemi di ricerca di base e clinica in tema di obesità, ma anche degli aspetti socio-economico-culturali che questa patologia comporta. E, sempre con questo spirito, il CSRO ha promosso questa iniziativa di carattere interdisciplinare per un approccio non settoriale, ma integrato e organico al paziente obeso. Solo con la condivisione di progetti comuni sarà possibile far emergere il problema obesità in un contesto interdisciplinare e definire la migliore strategia diagnostico-terapeutica oltre che gli specifici ruoli e le diverse figure professionali – medico di medicina generale, specialisti, chirurghi – nell’ambito del management clinico. In questo contesto, anche al fine di sostenere e rafforzare quelle iniziative che il ministro della Salute sta promuovendo, si è inserito il nuovo progetto che si è proposto di formalizzare un documento congiunto fondato sulle conoscenze di ciascuna società scientifica, che in qualche modo è coinvolta con il problema dell’obesità, e che ha deciso di aderire al progetto.
Voglio dunque ringraziare sentitamente tutti coloro che hanno partecipato ai lavori di questa Consensus. Il progetto ha previsto tanti incontri, tante riunioni; molti hanno lavorato su questionari come previsto dal metodo Delphi.
Le società scientifiche che hanno partecipato sono state invitate a costituire un panel di esperti che hanno portato la loro opinione, le loro competenze e la loro esperienza nell’ambito di questa iniziativa. Tutti quanti abbiamo creduto e lavorato con impegno per ottenere questo documento finale che rappresenta un passo significativo nel cammino per affrontare in modo scientifico e condiviso il problema dell’obesità.
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