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L’utilizzo di sistemi CGM in pazienti adulti con diabete tipo 1 è “cost-effective”

A cura di Lucia Briatore

30 aprile 2018 (Gruppo ComunicAzione) – I sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia (continuous glucose monitoring, CGM) sono sempre più numerosi, diffusi e richiesti dai pazienti. L’utilità del CGM e la sua efficacia nel migliorare il compenso glicemico e ridurre le ipoglicemie sono state dimostrate, tuttavia la possibilità di prescriverli si scontra con il problema del loro costo: il costo netto annuo del CGM è superiore a quello delle strisce reattive per l’autocontrollo glicemico.

Un gruppo di studiosi statunitensi – Wen Wan (General Internal Medicine, University of Chicago, Chicago, IL; USA) e coll. – ha recentemente valutato il rapporto costo-efficacia del CGM in pazienti adulti con diabete tipo 1 (DMT1) trattati con terapia insulinica multiniettiva e ha pubblicato i risultati sulla rivista Diabetes Care.

I pazienti valutati hanno partecipato allo studio Multiple Daily Injections and Continuous Glucose Monitoring in Diabetes (DIAMOND). Si tratta di 158 pazienti con DMT1 e HbA1c ≥7,5% randomizzati con un rapporto 2:1 a trattamento con CGM o controllo glicemico capillare. La valutazione per lo studio è stata fatta dopo 6 mesi di utilizzo del CGM. Sono state condotte analisi di costo-efficacia sia per la durata del trial che ipoteticamente per tutta la vita. Per simulare lo sviluppo di complicanze è stato utilizzato un modello di policy Sheffield T1D modificato. L’outcome primario è stato il costo per quality-adjusted life-year (QALY) guadagnato.

I risultati indicano che per la durata di 6 mesi del trial il gruppo CGM ha avuto QALY simili al gruppo di controllo (0,462 ± 0,05 vs. 0,455 ± 0,06 anni, p = 0,61). Il costo totale per 6 mesi di trattamento è stato 11.032 dollari USA (USD) (CGM) vs. 7236 USD (controllo). Il gruppo CGM ha fatto registrare la riduzione di HbA1c (0,60 ± 0,74% difference in difference[DiD]), p <0,01), la riduzione delle ipoglicemie non severe giornaliere (0,07 DiD, p = 0,013) e dell’uso di strisce reattive per la glicemia capillare (0,55 ± 1,5 DiD, p = 0,04) rispetto al gruppo di controllo. Nell’analisi con prospettiva lifetime, il CGM ha prospetticamente ridotto il rischio di complicanze associate al diabete e aumentato i QALY di 0,54. Il rapporto incrementale di costo-efficacia (ICER) è stato 98.108 USD per QALY per l’intera popolazione. Estendendo l’uso del sensore CGM da 7 a 10 giorni in uno scenario di real-word, l’ICER si è ridotto a 33.459 USD per QALY.

Gli autori concludono che per pazienti con DMT1 in terapia multiniettiva e controllo glicemico non ottimale, il trattamento con CGM è costo-efficace se si pone pari a 100.000 USD per QALY la soglia accettata di spesa, con il miglioramento del compenso glicemico e la riduzione del numero di ipoglicemie non severe.

Lo studio ben condotto di Wan e coll. ci indica come il CGM sia, in tempi medio-lunghi, costo-efficace per il trattamento del DMT1 e possa aiutare i clinici a convincere i decisori sanitari che questo tipo di trattamento, sebbene inizialmente più costoso dell’autocontrollo tradizionale, alla lunga ripaghi.


Diabetes Care 2018 Mar; dc171821. Publish Ahead of Print, published online April 12, 2018

PubMed


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