Corri lontano dal diabete
C’è relazione tra il correre nel tempo libero e il diabete?
È ciò a cui hanno provato a rispondere gli autori di uno studio recentemente pubblicato andando a esaminare lo stato di salute di circa 20.000 adulti di età compresa tra i 18 e i 100 anni senza malattie cardiache, tumorali o diabete.
Tra il 1974 e il 2006 tutte le persone in esame hanno ricevuto almeno due visite mediche preventive approfondite e hanno riferito che tipo di attività fisica aerobica svolgessero durante il tempo libero. Il diabete è stato considerato certo in caso di glicemia a digiuno uguale o maggiore a 126 mg/dl, se diagnosticato da un clinico o se la persona faceva uso di insulina.
Durante un tempo medio di osservazione di 6 anni e mezzo, 1015 adulti hanno sviluppato il diabete. All’inizio del periodo di osservazione, il 29,5% circa degli adulti nel tempo libero praticava la corsa. A conti fatti, questi soggetti hanno evidenziato un rischio inferiore del 28% di sviluppare il diabete rispetto a coloro i quali non praticavano la corsa. Tale rischio è risultato poi proporzionale ai minuti settimanali dedicati alla corsa, anche rispetto a coloro i quali non correvano ma svolgevano altre attività fisiche a carattere aerobico. Una relazione simile è stata inoltre osservata tra distanze percorse (chilometri alla settimana), frequenza (numero di corse alla settimana) e velocità.
In conclusione, secondo gli autori dell’articolo, correre nel tempo libero si assocerebbe a un minor rischio di diabete e più e meglio si corre più si abbassa il rischio di sviluppare la patologia. Come dire: se consigliare alle persone sane l’attività fisica è un’ottima forma di prevenzione, “prescrivere” la corsa nel tempo libero è ancora meglio!
Leisure-Time Running Reduces the Risk of Incident Type 2 Diabetes
Am J Med. 2019 May 16
Approfondimenti
L’esercizio fisico regolare è un’arma terapeutica efficace di prevenzione e di cura del diabete e delle malattie cardiovascolari in generale e come ogni terapia deve essere quindi correttamente prescritto e correttamente eseguito. Per tale ragione gli Standard italiani per la cura del diabete segnalano i principi chiave dedicati a medici e a pazienti, supportati da una enorme quantità di dati scientifici, sull’argomento