Correre (anche poco) allunga la vita
Tutti sappiamo che l’attività fisica regolare produce effetti benefici per la salute. Tra le attività sportive maggiormente praticate rientra la corsa (per gli esterofili: jogging) che, essendo un esercizio prettamente aerobico, si associa a notevoli benefici cardiovascolari e metabolici.
Uno studio recente apporta nuove e importanti evidenze a chi fosse ancora a caccia di motivazioni sufficienti per cominciare (o continuare) a praticare jogging: la ricerca dimostra che le persone che corrono almeno una volta alla settimana presentano una riduzione significativa del rischio di morte prematura.
I dati finora presenti nella letteratura scientifica non chiarivano quale fosse l’intensità e la frequenza minima necessarie per avere un beneficio tangibile in termine di salute nelle persone che vanno a correre. I ricercatori hanno tentato di dare una risposta analizzando i dati provenienti da 14 studi precedentemente pubblicati. Così facendo si sono ottenuti dati su oltre 230.000 persone, seguite per un periodo di tempo compreso fra 5 e 35 anni.
I risultati mostrano che chi corre, anche coloro che lo fanno poco frequentemente (meno di una volta a settimana), ha una riduzione del rischio di morte prematura per qualsiasi causa del 27% rispetto ai non corridori; in particolare si è osservata una riduzione della mortalità per cause cardiovascolari del 30% e per cancro del 23%, indipendentemente dalla frequenza, durata e intensità della corsa.
Saranno necessari ulteriori studi per comprendere se esiste una quota massima di attività fisica oltre la quale i benefici per la salute si riducono. In ogni caso i risultati di questo studio confermano quanto già mostrato da analoghe ricerche: cioè che l’attività fisica è una medicina naturale che fa bene sempre, anche se assunta in piccole dosi.
British Journal of Sports Medicine. Published Online 4 November 2019