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Diabete No Grazie

In un mondo multietnico, una riflessione “metabolica” sul Ramadan

Il digiuno del Ramadan ha un impatto positivo sui parametri metabolici delle persone sane, offrendo una probabile protezione, anche se temporanea, dalle malattie cardiovascolari e dal diabete.

A cura di Alessandra Clerico

3 ottobre 2022 – Il Ramadan è uno dei mesi del calendario musulmano che compongono l’anno ed è dedicato al digiuno. I fedeli musulmani rispettano il precetto, ma ne sono esentati i minorenni, gli anziani, gli ammalati, le donne che allattano o in gravidanza.

In questo periodo che dura 30 giorni, dall’alba a tramonto, i fedeli non devono bere né mangiare. Possono farlo solo prima del sorgere del sole e dopo il tramonto. Però, domanda: il digiuno forzato del Ramadan periodo può avere anche un impatto positivo sulla cosiddetta “sindrome metabolica”, noto fattore di rischio per lo sviluppo delle malattie cardiovascolari e del diabete?

A questa domanda hanno cercato di dare una risposta gli autori di una recentissima metanalisi pubblicata sulla rivista Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases. La ricerca ha analizzato i dati degli studi di maggiore rilievo pubblicati in un arco temporale dal 1950 al 2022. L’obiettivo principale è stato esaminare se vi fossero dei cambiamenti dei parametri che compongono la sindrome metabolica in giovani adulti sani prima e dopo il periodo del Ramadan. I parametri considerati sono stati: il colesterolo HDL, i trigliceridi, la glicemia a digiuno, la misura della circonferenza vita, la pressione arteriosa sistolica (massima) e diastolica (minima). Obiettivo secondario era quello di valutare l’impatto del digiuno del Ramadan sulla severità della sindrome metabolica nei due sessi e in differenti gruppi etnici.

L’elaborazione dei dati ha dimostrato che i livelli di colesterolo HDL, di trigliceridi e di glicemia si sono significativamente ridotti dopo il termine del Ramadan, così come si è ridotta la misura della circonferenza vita e la pressione arteriosa, e il miglioramento si è evidenziato in entrambi i sessi e in tutti i soggetti appartenenti a tutte le etnie esaminate.

Non si sono invece evidenziate differenze significative tra i diversi gruppi etnici o tra i sessi, anche perché negli studi analizzati non erano chiaramente divise le etnie e il campione relativo alle donne era molto esiguo.

Gli autori concludono affermando che i risultati dello studio suggeriscono che il digiuno rispettato durante il mese del Ramadan ha un impatto positivo sui parametri metabolici di soggetti sani, suggerendo in qualche modo una protezione, anche se temporanea, dalle malattie cardiovascolari e dal diabete.


The impact of Ramadan fasting on the metabolic syndrome severity in relation to ethnicity and sex: results of a systematic review and meta-analysis
Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases. Published: September 10, 2022