Il Praeter bello
Si sta svolgendo a Terni la più grande campagna di prevenzione del diabete di tipo 2 svolta nel mondo a scopo non di ricerca. Si chiama “Progetto di Prevenzione Primaria del T2DM nella città di Terni” in sigla Praeter che in latino significa ‘oltre’ ma anche ‘a causa di’.
Nato all’inizio del 2006 da un’idea di Giovanni Cicioni, responsabile della diabetologia territoriale dell’Asl 4, il progetto ha trovato il convinto appoggio della Asl4 che ha nominato Cicioni, già presidente della Amd umbra, responsabile della progettazione esecutiva e ha messo a disposizione il personale e le risorse necessarie.
«Siamo partiti dalla constatazione che il diabete si può prevenire: basta conoscere il proprio livello di rischio e intervenire precocemente. Su questa base abbiamo raccolto il convinto appoggio di tutti», racconta Cicioni. I finanziamenti con qualche difficoltà sono arrivati: Fondazione Cassa di risparmio di Terni, Takeda, Guidotti, Servier, enti locali «Il budget di Praeter, considerando i costi esterni e quelli a carico della Asl sono 150 mila euro all’anno, poco più di un euro all’anno per ognuno dei 135 mila abitanti di Terni e distretto», nota Cicioni che propone un calcolo interessante: «visto che una persona con diabete costa 2,500 euro all’anno in più di una senza diabete e che stiamo parlando di evitare il diabete in persone di 50 anni con una attesa di vita di 30, basterebbe scoprire e evitare due casi di diabete ogni anno per risparmiare (2 per 30 per 2,500 euro) 150 mila euro e andare in pari!».
Due casi di diabete evitati all’anno: un break even piuttosto basso che sarà largamente superato. Dopo una campagna di informazione attraverso affissioni, articoli sui giornali locali e passaggi in televisione e dopo un corso di formazione ai medici di medicina generale, in giugno 2008 questo progetto di screening e di prevenzione del diabete tipo 2 è entrato nel vivo: tutti i residenti nel distretto con età superiore ai 45 anni hanno ricevuto un questionario (noto agli esperti come Frs) molto semplice da compilare. Il questionario va consegnato al medico di medicina generale. «Chi ha meno di 45 anni può comunque procurarsi il questionario presso i Centri commerciali, le parrocchie, i centri sociali o le realtà del volontariato», nota Cicioni, «compilarlo e recarsi dal proprio medico di Medicina generale».
È nello studio del medico di Medicina generale che avviene il ‘miracolo’. «Gli stessi Mmg di Terni ci hanno proposto di utilizzare un database condiviso in tempo reale utilizzato per le campagne di vaccinazione», spiega l’entusiasta promotore di Praeter: «con pochissime modifiche è stato possibile adattarlo a Praeter. A ogni persona e questionario compilato corrisponde una scheda e quindi un percorso diagnostico e terapeutico. Sarà possibile evitare con certezza duplicazioni di interventi o mancati interventi; sarà possibile effettuare il recall del relativo percorso diagnostico terapeutico».
Sulla base del questionario i Mmg definiranno la classe di rischio di ciascun soggetto e avvieranno un percorso diagnostico e di counseling appropriato al singolo caso. Nei soggetti a rischio elevato si eseguirà, a titolo totalmente gratuito e nel punto prelievi preferito dal paziente, una glicemia a digiuno, a cui potrà seguire in alcuni casi un re-test o una curva da carico di glucosio (OGTT).
Dalla glicemia a digiuno potranno emergere casi di diabete di tipo 2 non precedentemente diagnosticati che saranno inseriti nel percorso integrato di gestione del diabete di tipo 2, già attuato a Terni (non saranno comunque pochi: a ogni buon conto l’organico della diabetologia territoriale a Terni è stato aumentato di due unità).
I soggetti che la glicemia e poi l’Ogtt individua come ‘prediabetici’ (IFG o IFG+IGT), saranno chiamati a partecipare a corsi collettivi di educazione terapeutica strutturata, volta alla modifica degli stili di vita che favoriscono la comparsa del diabete, con l’intento dichiarato di ridurre l’incidenza di nuovi casi di diabete in una popolazione a rischio. I corsi saranno tenuti da medici, infermieri, dietisti, tecnici del fitness metabolico e prevedono l’esecuzione di attività fisica facilitata e verificata, anche con programmi individualizzati. «Soprattutto per quel che riguarda l’attività fisica ci avvaliamo della collaborazione del Centro diretto dal Professor Pier Paolo De Feo presso l’Università di Perugia», tiene a sottolineare Cicioni,
«Il progetto Praeter si svolge su una dimensione che non ha precedenti in Italia e probabilmente nel mondo, oltre alle sue ricadute sanitarie è in grado di offrire ampie opportunità di studio e di ricerca clinica, fonte di casistica da sottoporre a studi di intervento e di valutazione epidemiologica», sottolinea Giovanni Cicioni, «per tutti questi motivi c’è sin da ora un forte interesse a estenderlo quanto prima a tutto l’ambito della ASL4 e, successivamente, a tutta la regione Umbria. Già sono avviati contatti con altre realtà extra-regionali e con Agenzie di programmazione di progetti sanitari internazionali».