WorldWatch Institute: energia rinnovabile per ridurre il rischio di diabete
I collegamenti tra inquinanti atmosferici e malattie come il diabete possono poggiare su basi statistiche controvertibili. Ma questo non è sufficiente per non accogliere con grande interesse l’ultimo libro ambientalista di Lester Brown, fondatore del Worldwatch Institute. “Piano B 3.0, Mobilitarsi per salvare la civiltà” (EA Edizioni Ambiente) segue cronologicamente il volume “Piano B – Una strategia di pronto soccorso per la terra del 2004” e mette in forte dubbio la possibilità che il mercato riesca a individuare il modo di neutralizzare le sostanze pericolose che vengono rilasciate nell’ambiente, con conseguenze che molti epidemiologi giudicano deleterie per i collegamenti tra la tossicità dei materiali e rischio di sviluppare patologie croniche. Chiedendosi se il “gigantesco esperimento controllato” che l’uomo sta inconsapevolmente conducendo nei confronti del pianeta possa un giorno sfuggire completamente di mano, complici fattori ad alta non linearità come la fame di risorse delle neo grandi potenze cinese e indiana, Brown lancia una sorta di appello alla mobilitazione generale. Solo un intervento basato sulla partecipazione più capillare, a livello individuale, può avere successo, sostiene l’autore.
L’obiettivo è arrivare a una riduzione complessiva del consumo di carburanti fossili attraverso la realizzazione un nuovo sistema, un nuovo ordine mondiale alimentato in misura prevalente con fonti rinnovabili. Si può fare, dice Brown. L’unico vincolo – non da poco – è la rapidità d’azione: se il piano B non viene implementato in tutta fretta si rischia presto di oltrepassare il punto di non ritorno.