Skip to content

Prevenzione & screening

Cibo e salute - I video

Diabete No Grazie

Fake news su cibo e salute

Prevenzione e dintorni

Dialoghi, interviste, spunti utili

News

Video Slow Food

Spunti dalla letteratura

Diabete.it

Incontri sul diabete

Dossier - Le normative per il diabete

EBM

Farmaci

Il cuore del problema

Interviste

Strumenti

La ricetta del moto

“Prescriviamo in ricetta l’attività fisica”: è questo il messaggio lanciato dai medici di famiglia, nel corso del primo congresso nazionale dell’area di medicina dello sport della Società italiana di medicina generale (Simg). L’evento che si è tenuto recentemente a Grosseto, ha ospitato anche personaggi del mondo dello sport chiamati a conferire un tono più mediatico […]

“Prescriviamo in ricetta l’attività fisica”: è questo il messaggio lanciato dai medici di famiglia, nel corso del primo congresso nazionale dell’area di medicina dello sport della Società italiana di medicina generale (Simg). L’evento che si è tenuto recentemente a Grosseto, ha ospitato anche personaggi del mondo dello sport chiamati a conferire un tono più mediatico all’appello.«La cultura della prevenzione e l’adozione di un corretto stile di vita», ha sottolineato Luigi Gatta, responsabile nazionale dell’area di medicina dello sport-Simg «sono e saranno sempre più gli strumenti portanti per aumentare la qualità di vita delle persone e ridurre la comparsa di molte malattie». L’iniziativa era aperta al pubblico, «anche per dar modo ai non addetti ai lavori di confrontarsi con atleti e tecnici di alto livello che porteranno il loro contributo di esperienze quotidiane».
Sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della buona forma fisica nella prevenzione delle malattie e per una terapia più efficace di quelle già manifeste è un passo ‘culturale’ molto importante. Che può avvenire mobilitando proprio medici e personale sanitario che sono a più stretto contatto con la popolazione. Secondo Andrea Salvetti, presidente Regione Toscana Simg, iniziative del genere sono fondamentali, «perché, se si vuole migliorare il sistema delle cure primarie, è necessario agire sulla qualità assistenziale, ovvero sulle performance dei professionisti. È inoltre essenziale inserire i ‘determinanti di salute’, cioè i fattori ambientali, sociali, legati agli stili di vita e all’alimentazione, nella pratica della medicina generale quali innovativi e indispensabili strumenti di prevenzione e promozione della salute».