L’Emilia in moto
L’esercizio fisico come farmaco prescrivibile? Il movimento potrebbe diventare una vera medicina se passerà la proposta di inserire lo sport tra i cosiddetti Livelli Essenziali di Assistenza, vale a dire, come recita il decreto istitutivo del 2002: “Le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale”.
L’idea è stata affrontata da Ferruccio Fazio, sottosegretario al Welfare, intervenuto in occasione della presentazione del progetto regionale “L’esercizio fisico come farmaco”, avvenuta a Ferrara nel novembre scorso. L’obiettivo, ha precisato Fazio è partire dalle esperienze maturate nel Comune di Ferrara per estenderle gradualmente anche ad altre regioni. «Potremmo incominciare con altre due o tre situazioni analoghe, per poi estendere l’idea a tutto il territorio nazionale», ha ipotizzato il sottosegretario.
Il progetto in questione prevede la prescrizione da parte dei medici di famiglia di movimento fisico al posto di medicinali, per studiarne gli effetti sulla salute e gli eventuali risparmi da parte del sistema sanitario nazionale. «Dopo avere fissato le categorie che ne possono beneficiare» ha aggiunto Fazio «pensiamo di introdurre l’attività fisica come medicina, come farmaco di prevenzione. Una delle categorie potrebbe essere quella dei giovani, per uno sviluppo sano e come forma di prevenzione primaria. Fino ad arrivare alla prevenzione terziaria, per pazienti con malattie cardiovascolari o problemi di salute mentale che si possono avvantaggiare dell’esercizio fisico. Stiamo dunque cercando di mettere in piedi un modello» ha concluso Fazio «partendo dall’Emilia Romagna».