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L’organismo ‘dimentica’ l’obesità giovanile

Oltre 6 mila bambini residenti in Usa, Finlandia e Australia con una età media di 11 anni all’inizio dello studio sono stati seguiti per 23 anni. Il 12% di loro era sovrappeso o obeso. Due terzi di loro sono diventati adulti obesi. Dei non molti bambini già obesi l’82% è rimasto obeso anche nell’età adulta. […]

Oltre 6 mila bambini residenti in Usa, Finlandia e Australia con una età media di 11 anni all’inizio dello studio sono stati seguiti per 23 anni. Il 12% di loro era sovrappeso o obeso. Due terzi di loro sono diventati adulti obesi. Dei non molti bambini già obesi l’82% è rimasto obeso anche nell’età adulta. In compenso solo un bambino normopeso su sette è diventato obeso da adulto.
Sono dati tristi ma noti. La probabilità che un bambino obeso resti tale anche da adulto è altissima, così come è largamente più probabile che un bambino sovrappeso resti tale crescendo o progredisca verso l’obesità. È anche noto che adulti sovrappeso o obesi hanno una grandissima probabilità di sviluppare già nella prima età matura serie condizioni quali diabete e malattie cardiovascolari.
Lo studio ha mostrato però un elemento positivo. Tra gli adulti non obesi che erano stati sovrappeso o obesi da bambini, la percentuale di diabete, ipertensione, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia era eguale a quella degli adulti che non erano stati obesi o sovrappeso da bambini.
Insomma l’obesità in età pediatrica può essere ‘dimenticata’ dall’organismo. Questo rappresenta uno stimolo importante . Se si riescono a cambiare le proprie abitudini alimentari e stili di vita una condizione di forte rischio come il sovrappeso o l’obesità in età pediatrica può essere superata senza conseguenze.

Markus Juonala, Costan G. Magnussen, Gerald S. Berenson, Alison Venn, Trudy L. Burns, Matthew A. Sabin, Sathanur R. Srinivasan, Stephen R. Daniels, Patricia H. Davis, Wei Chen, Cong Sun, Michael Cheung, Jorma S.A. Viikari, Terence Dwyer, e Olli T. Raitakari,
N Engl J Med 2011; 365:1876-188