Frutta e verdura: una porzione di vita
Anche l’epidemiologia ha le sue star e una di queste si chiama Frank Hu, docente di nutrizione ed epidemiologia alla Scuola di salute pubblica dell’università di Harvard. Hu, insieme a dei ricercatori residenti in Cina, ha terminato una meta-analisi, vale a dire uno studio realizzato utilizzando come materiale di base altri studi, che ha valutato il rapporto dose-risposta della frutta e della verdura, considerandoli alla stregua di farmaci.
In pratica Hu si è chiesto quale quantità di quali frutti o verdure è associata a un minor rischio di morire a causa di un evento cardiovascolare o di un tumore o di qualsiasi altra causa. In questo modo è stato possibile considerare 56 mila decessi avvenuti in una popolazione di 833 mila persone delle quali si conoscevano nel dettaglio le abitudini alimentari.
È stato confermato il rapporto fra maggior consumo di frutta e verdura e il minor rischio di morte per qualunque causa. Ogni porzione di frutta o di verdura (l’effetto è identico) in più al giorno riduce la mortalità del 5%. Dopo le cinque porzioni l’effetto positivo sparisce (lezione interessante per vegani e vegetariani).
Il rapporto è valido per le malattie cardiovascolari (infarto e ictus) mentre è molto meno chiaro per la mortalità da tumore.
Xia Wang et al. Fruit and vegetable consumption and mortality from all causes, cardiovascular disease, and cancer: systematic review and dose-response meta-analysis of prospective cohort studies. BMJ 2014;349:g4490