Chi evita la carne non vive più a lungo
Chi si astiene dal consumare carne lo fa, in genere, mosso da motivazioni etiche. Sempre più spesso però si sente dire che una dieta vegetariana, come le telefonate secondo una vecchia pubblicità di Telecom con Massimo Lopez, potrebbe ‘allungare la vita’. È vero? No, né per le conversazioni telefoniche né per i vegetariani.
Come facciamo a dirlo? Uno studio inglese ha preso in considerazione la storia clinica di 60 mila persone delle quali erano note le abitudini alimentari: nel campione erano presenti 18 mila ‘grandi mangiatori’ di carne (5 volte o più alla settimana), 13 mila moderati consumatori, 8 mila persone che evitavano la carne ma mettevano in tavola il pesce e 20 mila vegetariani. Nel periodo considerato 5300 persone sono morte e la probabilità di morire non è risultata più bassa tra i vegetariani.
Si sono viste però differenze curiose nelle cause di morte: le malattie cardiovascolari hanno ‘ucciso’ proporzionalmente di più i mangiatori di pesce, i quali sono stati meno colpiti da tumori maligni. I vegetariani hanno avuto meno tumori mortali del sistema linfatico o leucemie. I decessi per malattie respiratorie e per tutte le altre cause hanno colpito proporzionalmente meno i mangiatori moderati di carne.
Lo studio ha preso in considerazione le cause di morte e non il rischio di sviluppare una malattia nel corso della vita e sono due cose ben diverse. Sembra comunque di poter concludere che un atteggiamento equilibrato nei confronti del cibo (mangiare carne, ma solo poche volte la settimana) sia più efficace almeno sotto il profilo della salute.
Mortality in vegetarians and comparable nonvegetarians in the United Kingdom
Paul N Appleby. Am J Clin Nutr January 2016 vol. 103 no. 1 218-230