News & Highlights

Giugno 25, 2024 GM

Dati amari per lo xilitolo: il suo consumo si associa ad un aumento del rischio cardiovascolare e potrebbe avere effetto protrombotico

A cura di Gisella Boselli
25 giugno 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Un recente studio ha riscontrato un’associazione tra i livelli basali di xilitolo e il rischio cardiovascolare, associazione supportata da evidenze in vitro e in vivo secondo cui il dolcificante sarebbe in grado di determinare un’attivazione dell’aggregazione piastrinica con effetto protrombotico.

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Giugno 17, 2024 GM

Nuove linee-guida dell’American College of Physicians: DPP-4i non è più tempo d’eroi

A cura di Maria Elena Valera Mora
17 giugno 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Le nuove linee-guida dell’ACP suggeriscono che, nei pazienti con DT2 di lunga durata in compenso non ottimale in terapia con metformina, la scelta di aggiungere i nuovi farmaci deve privilegiare SGLT2i o GLP-1 RA, con l’obiettivo di ridurre la mortalità per tutte le cause, oltre ad ottenere un trattamento sempre più individualizzato che preveda anche la collaborazione tra più figure professionali e che tenga in considerazione anche l’estrazione sociale, l’etnia e le preferenze dei pazienti così come i costi dei farmaci e l’accesso ai servizi di cura. L’utilizzo di altri farmaci (quali DPP-4i, sulfoniluree e insuline a lunga durata d’azione), sebbene possa ancora ricoprire un ruolo nel controllo glicemico, è invece fortemente ridimensionato.

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Giugno 10, 2024 GM

L’osso duro delle gliflozine: le fratture vertebrali

A cura di Olimpia Iacono
10 giugno 2024 (Gruppo Comunicazione) – Un recente studio osservazionale coreano ha analizzato gli effetti degli SGLT2i sul rischio di fratture ossee in donne con diabete tipo 2 ≥65 anni, osservando un incremento di incidenza di fratture vertebrali rispetto ad altri farmaci antidiabetici. Sebbene siano necessari ulteriori studi e approfondimenti sul tema, i risultati invitano a una maggior cautela nell’utilizzo di SGLT2i in tale popolazione, considerando anche il rischio fratturativo.

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Maggio 31, 2024 GM

Antagonista recettoriale del glucagone in add on all’insulina: una nuova chance all’uso degli SGLT2i nel diabete tipo 1?

A cura di Roberta Poli
31 maggio 2024 (Gruppo Comunicazione) – Uno studio randomizzato, crossover ha documentato, in persone con DT1 1 in trattamento con sistema ibrido ad ansa chiusa, la sicurezza e l’efficacia della associazione di un SGLT2i e volagidemab settimanale, un GRA, in aggiunta all’insulina. Tale trattamento di combinazione ha dimostrato di migliorare il compenso glicemico, aumentando significativamente il TIR a fronte di un parallelo calo della quantità media insulinica quotidiana senza aumento contestuale di ipoglicemie. In particolare, è stato osservato un effetto mitigante sulla chetogenesi da parte della terapia di associazione SGLT2i + GRA. Tale strumento terapeutico potrebbe rappresentare, quindi, una prospettiva per l’impiego sicuro dei glicosurici nel DT1.

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Maggio 27, 2024 GM

Lo studio GLAM: nuovi dati verso un possibile impiego del CGM per la diagnosi di diabete gestazionale in fase precoce di gravidanza

A cura di Elisabetta Salutini
27 maggio 2024 (Gruppo ComunicAzione) — Un recente studio prospettico osservazionale ha arruolato donne non diabetiche in gravidanza sottoposte a monitoraggio in continuo del glucosio interstiziale in cieco. Le pazienti sono poi state sottoposte a OGTT e i dati di monitoraggio sono stati analizzati confrontando il gruppo con diabete gestazionale e il gruppo con normale tolleranza glucidica. L’analisi dei dati glucometrici raccolti nelle settimane a monte del test di screening per diabete gestazionale ha evidenziato che le pazienti che avrebbero successivamente ricevuto la diagnosi di diabete gestazionale mostravano, rispetto alle altre donne, valori medi di glucosio più elevati e differenze significative dei dati glucometrici analizzati. Le metriche ottenute mediante CGM sono risultate predittive di futuro diabete gestazionale, lasciando ipotizzare un possibile impiego del CGM in aggiunta o in alternativa all’OGTT per la diagnosi di diabete gestazionale in fasi precoci di gravidanza, sebbene ulteriori studi in questo settore siano necessari prima di arrivare all’impiego di questo strumento come mezzo diagnostico.

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Maggio 20, 2024 GM

Emulsionanti alimentari e rischio di diabete tipo 2… I promessi sposi!

A cura di Giuseppe Frazzetto
20 maggio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Gli additivi sono ampiamente utilizzati dall’industria alimentare per vari scopi, come migliorare e preservare la consistenza, il colore, il gusto e l’aspetto dei prodotti. Tali additivi sono generalmente indicatori di alimenti ultraprocessati, che costituiscono una percentuale sostanziale dell’apporto calorico giornaliero e sono stati associati a un aumento del rischio di condizioni croniche in più di 75 studi prospettici in tutto il mondo. Lo studio NutriNet-Santé, lanciato nel maggio 2009 in Francia, con l’obiettivo principale di indagare le relazioni tra alimentazione e salute, ha valutato l’associazione tra il consumo di alimenti ultra-processati, additivati e un elevato rischio di diabete tipo 2. Associazioni simili sono state trovate in altri studi di coorte condotti nei Paesi Bassi, in Spagna e nel Regno Unito. Lo studio ha evidenziato l’esistenza di associazioni positive fra vari emulsionanti additivi alimentari e un aumento del rischio di diabete tipo 2 in un’ampia coorte di adulti francesi. I risultati forniscono la prima visione epidemiologica sul potenziale coinvolgimento nello sviluppo del diabete tipo 2 degli additivi emulsionanti che sono onnipresenti nelle diete occidentali e consumati quotidianamente da milioni di bambini e adulti in tutto il mondo.

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Maggio 14, 2024 GM

Sistemi ad ansa chiusa e gravidanza: più luci che ombre

A cura di Marina Valenzano
14 maggio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Lo studio CRISTAL amplia le conoscenze relative a efficacia e sicurezza dell’utilizzo di sistemi ibridi ad ansa chiusa (e nello specifico del sistema MiniMed 780G) in donne con diabete tipo 1 in gravidanza. Sebbene gli obiettivi glicemici ottimali non siano ancora stati raggiunti, la tecnologia sembra offrire risultati almeno paragonabili e, sotto alcuni aspetti, decisamente superiori rispetto alla terapia standard.

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Maggio 13, 2024 GM

Disuguaglianze in ambito professionale fra uomini e donne: un problema attuale, purtroppo, anche in diabetologia

A cura di Sara Balzano, Elisabetta Romeo e Marina Valenzano
13 maggio 2024 (Una collaborazione fra gruppo Medicina di Genere e gruppo ComunicAzione) — Il gruppo Medicina di Genere di AMD, in collaborazione con il gruppo ComunicAzione, trae spunto da un’analisi pubblicata su Diabetes Care per proporre una riflessione sulle disparità che riguardano le opportunità offerte e il riconoscimento dell’operato femminile nell’ambito accademico diabetologico: un “microcosmo” rappresentativo, purtroppo, dell’intero mondo del lavoro diabetologico.

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Maggio 6, 2024 GM

SGLT2i e infiammazione: quale ruolo nella cardioprotezione?

A cura di Sara Colarusso
6 maggio 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Un’ampia e rigorosa metanalisi inglese ha analizzato l’effetto degli SGLT2i su vari marcatori infiammatori e sull’insulino-sensibilità in 38 RCT, evidenziando una riduzione di adiponectina, IL6 e TNFR1, leptina e HOMA-IR. Nessun altro effetto è stato rilevato sugli altri indici infiammatori noti, quali PCR, TNFα, PAI1, FGF21 e MCP1. Ciò lascia spazio all’ipotesi che uno dei meccanismi determinanti la cardioprotezione offerta dagli SGLT2i possa essere quello antinfiammatorio. Ulteriori studi clinici, mirati e strutturati in modo omogeneo, sono comunque necessari per indagare il nesso fra efficacia degli SGLT2i e infiammazione cronica.

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Aprile 29, 2024 GM

GLP-1 RA e rischio di cancro alla tiroide: smentita ancora una volta l’associazione

A cura di Raffaele D’Arco
29 aprile 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Un ampio studio di coorte, condotto in tre paesi scandinavi e con una lunga durata di osservazione, smentisce ancora una volta l’associazione fra uso di GLP-1 RA e insorgenza di cancro alla tiroide nell’essere umano. Nell’attesa che ulteriori studi possano ancora convalidare e dettagliare tali risultati, l’uso dei GLP-1 RA può essere considerato ragionevolmente sicuro.

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