Maggio 6, 2025 GM

Inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio 2 e outcome epatici associati in persone con diabete

A cura di Francesco Fasulo
6 maggio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – I benefici degli SGLT-2i sulla steatosi e la fibrosi epatica sono già stati dimostrati. Tuttavia, l’impatto sullo sviluppo della cirrosi non era ancora stato studiato. Un recente studio di coorte suggerisce che gli SGLT-2i possono ridurre il rischio di cirrosi epatica, cirrosi scompensata, insufficienza epatica e mortalità correlata al fegato e per tutte le cause nelle persone con DT2, in assenza di abuso alcolico ed eziologia virale.

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Aprile 29, 2025 GM

Tecnica di iniezione dell’insulina e formazione avanzata con le raccomandazioni del FITTER

A cura di Raffaele D’Arco
29 aprile 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Dopo oltre cento anni dal suo iniziale utilizzo terapeutico, l’insulina rimane ancora fondamentale per la cura del diabete (almeno per circa 150-200 milioni di persone in tutto il mondo). Purtroppo, l’educazione alla tecnica di somministrazione dell’insulina è spesso trascurata e molti studi hanno mostrato come i pazienti possano facilmente incorrere in crisi ipoglicemiche, errori nella dose praticata o sviluppino lipodistrofie. Un articolo recente riporta l’attenzione sul tema sintetizzando le conoscenze che dovrebbero portare a una “best practice” della tecnica iniettiva, secondo l’iniziativa FITTER Forward.

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Aprile 22, 2025 GM

Suggerimenti per un impiego di successo dei sistemi automatizzati per la somministrazione di insulina: un documento del gruppo di lavoro italiano su diabete e tecnologia

A cura di Elisabetta Salutini
22 Aprile 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Negli ultimi anni, l’impiego dei sistemi automatizzati per la somministrazione di insulina ha conosciuto un’ampia diffusione grazie ai benefici sul controllo glicemico, sul rischio di ipoglicemia e sulla qualità di vita e ciò li ha resi il trattamento standard per il diabete mellito tipo 1. Il gruppo di lavoro su diabete e tecnologia AMD-SID-SIEDP ha elaborato una serie di raccomandazioni pratiche a supporto degli operatori sanitari per la gestione dei sistemi ad ansa chiusa in caso di iper/ipoglicemia postprandiale, iper/ipoglicemia interprandiale, iper/ipoglicemia notturna e prima/durante e dopo l’attività fisica.

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Aprile 17, 2025 GM

Ipoglicemia nei pazienti terminali con cancro e storia di diabete ricoverati in un reparto di medicina generale: uno studio osservazionale retrospettivo

A cura di Felicia Visconti e Marina Valenzano
17 aprile 2025 (una collaborazione tra il gruppo Diabete e cure palliative e il gruppo ComunicAzione) – Uno studio retrospettivo giapponese, condotto in un reparto specializzato in cure palliative, evidenzia un rischio ancora elevato di overtreatment del diabete nei pazienti oncologici in fase terminale. La frequente insorgenza di ipoglicemie (2,5 eventi/paziente nel 34,6% dei casi osservati) rappresenta un ulteriore fattore di sofferenza nel fine vita.

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Aprile 8, 2025 GM

Associazione causale tra microbiota e sottotipi di diabete tipo 2: un’analisi di randomizzazione mendeliana

A cura di Maria Elena Valera Mora
8 aprile 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Un’analisi randomizzata sottolinea le relazioni causali tra microbiota e i sottotipi di DT2: (SIDD, SIRD, MOD e MARD). Alcuni taxa batterici (classe Clostridia e ordine Clostridiales) hanno dimostrato effetti protettivi contro MOD, la specie Catus era associata a rischio di MOD, il genere Holdemania era associato a rischio per SIRD. Ulteriori ricerche saranno essenziali per comprendere i meccanismi sottostanti e per sviluppare strategie terapeutiche mirate al microbiota intestinale aprendo nuove possibilità per una medicina più personalizzata.

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Aprile 4, 2025 GM

Una panoramica delle complicanze obesità-relate: in che modo il peso corporeo e altri marcatori dell’obesità sono correlati agli esiti avversi

A cura di Sara Colarusso
4 aprile 2025 (Gruppo ComunicAzione) — L’obesità è una patologia cronica, multisistemica, progressiva, caratterizzata da un accumulo eccessivo e/o anomalo di tessuto adiposo, che compromette la qualità e l’aspettativa di vita, associandosi a diverse complicanze come il DT2, patologie cardiovascolari, steatosi epatica associata a disfunzione metabolica, osteoartrite, depressione, tumori. Non tutte le persone obese sviluppano però le complicanze correlate all’obesità, soprattutto quelle cardiometaboliche. Una recente consensus di esperti ha proposto una rivisitazione dei criteri diagnostici dell’obesità, distinguendo l’obesità preclinica da quella clinica. Tutti gli approcci terapeutici che comportano un calo ponderale quanto più intensivo (>10%) e precoce possono impattare in maniera più efficace sulle complicanze cardiometaboliche; le nuove terapie incretiniche (tirzepatide, semaglutide) offrono risultati positivi in tal senso, offrendo riduzioni di peso >15-20%, con validi spunti di ricerca anche per la terapia di tutte le comorbilità associate all’obesità.

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Marzo 31, 2025 GM

Semaglutide orale ed esiti cardiovascolari nelle persone con diabete tipo 2 ad alto rischio – Lo studio SOUL

A cura di Marina Valenzano
31 marzo 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Il trial SOUL è il primo studio in cui la semaglutide orale dimostra la sua efficacia non soltanto come agente ipoglicemizzante e la superiorità, per disegno statistico, nel ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori e, in particolare, l’infarto miocardico, in soggetti ad alto rischio per la presenza di DT2 e malattia aterosclerotica accertata. Gli effetti sembrano essere presenti e indipendenti dalle altre terapie cardionefroprotettive (SGLT2i) utilizzate in associazione.

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Marzo 25, 2025 GM

Miglioramenti metabolici con tirzepatide nella lipodistrofia: una nuova opzione?

A cura di Roberta Poli
25 marzo 2025 (Gruppo ComunicAzione) – La lipodistrofia comprende un gruppo di rare patologie caratterizzate da una disfunzione del tessuto adiposo che comporta la ridotta abilità di depositare l’eccesso di lipidi nei siti preposti. Ciò ha ricadute metaboliche severe come diabete, ipertrigliceridemia e steatosi epatica. L’avvento dei GLP1-RA e doppi agonisti recettoriali GLP1-GIP nel trattamento dell’obesità e del DT2 ha fornito le basi per valutare l’efficacia, in particolare di tirzepatide, anche nelle sindromi lipodistrofiche con evidenza di significativa modifica sia del peso sia del compenso glicometabolico.

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Marzo 18, 2025 GM

Caratteristiche del sonno e rischio a lungo termine di sviluppare diabete tipo 2 tra donne con diabete gestazionale

A cura di Olimpia Iacono
18 marzo 2025 (Gruppo ComunicAzione) – La salute del sonno è diventata un’importante questione di salute pubblica. Alcuni studi hanno dimostrato una correlazione tra il russare e la ridotta durata del sonno e un maggiore rischio di sviluppare DT2. Le donne con una storia di DG sono già a rischio, ma il ruolo del sonno in tale contesto è poco esplorato. Uno studio di coorte prospettico (NHSII) ha esaminato l’associazione tra sonno, russamento e rischio di DT2 in donne con DG. I risultati mostrano che il sonno breve e il russamento frequente sono associati a un aumento del rischio di DT2, suggerendo l’importanza di intervenire sulla salute del sonno per prevenire la progressione da DG a DT2.

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