A cura di Giuseppe Frazzetto
15 luglio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – La correlazione e le modalità di impatto dei diversi gradi di compenso glicometabolico sull’aterosclerosi carotidea asintomatica risultano a oggi ancora non sufficientemente chiari. Un nuovo lavoro indaga l’associazione tra compenso glicemico, placche carotidee asintomatiche e spessore dell’intima-media carotidea. Su 4752 partecipanti di età >40 anni, senza ictus o infarto miocardico, valutati mediante ecografia duplex, 1977 soggetti (41,6%) hanno riportato placche carotidee e 804 (16,9%) spessore dell’intima-media carotidea alterato. Nelle analisi di regressione multivariate, rispetto ai soggetti normoglicemici, i soggetti con prediabete hanno mostrato probabilità significativamente maggiori di placche carotidee asintomatiche (OR 1,22, IC 95% 1,03-1,45) e anche i pazienti con diabete conclamato presentavano probabilità maggiori (OR 1,66, IC 95% 1,41-1,92) e un’associazione robusta con la presenza di placche vulnerabili OR 1,79 (IC 95% 1,50-2,14).
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