Maggio 29, 2025 GM

Deprescrizione di farmaci preventivi nei pazienti in cure palliative affetti da plurime patologie croniche negli ultimi 12 mesi di vita: studio retrospettivo di coorte Clinical Practice Research Datalink

A cura di Felicia Visconti e Marina Valenzano
29 maggio 2025 (una collaborazione tra il gruppo Diabete e cure palliative e il gruppo ComunicAzione) – Uno studio retrospettivo di coorte su 1332 pazienti, condotto nel Regno Unito, ha analizzato gli atteggiamenti dei medici nei confronti della deprescrizione farmacologica durante l’ultimo anno di vita dei pazienti in cure palliative. L’analisi ha incluso anche i farmaci ipoglicemizzanti, con una tendenza maggiore alla deprescrizione nei confronti della metformina. L’attenzione alla semplificazione delle politerapie è comunque ancora modesta e scarsamente suffragata da linee-guida e documenti di indirizzo specifici che potrebbero invece migliorare la pratica clinica in questo delicato contesto.

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Maggio 27, 2025 GM

Semaglutide e aumentato rischio di neuropatia ottica anteriore ischemica non arteritica: i dati di un ampio studio retrospettivo

A cura di Gisella Boselli
26 maggio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Un ampio studio retrospettivo aggiunge evidenze a favore di una possibile associazione tra utilizzo di semaglutide e aumento del rischio di sviluppo di NAION in persone con DT2. I dati evidenziano un aumento del rischio comunque contenuto e limitato ad alcuni sottogruppi di pazienti. Ulteriori studi sono necessari a confermare la causalità e identificare con precisione i pazienti a rischio.

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Maggio 20, 2025 GM

Tirzepatide a confronto con semaglutide per il trattamento dell’obesità

A cura di Olimpia Iacono
20 maggio (Gruppo ComunicAzione) – Tirzepatide e semaglutide sono farmaci innovativi per la gestione del DT2 e dell’obesità, ma tirzepatide, grazie alla sua duplice azione su recettori GIP e GLP-1, potrebbe offrire un vantaggio clinico in termini di efficacia rispetto a semaglutide. Lo studio SURMOUNT-5, condotto su adulti con obesità ma senza DT2, ha evidenziato come tirzepatide porti a una riduzione ponderale media del 20,2% rispetto al 13,7% con semaglutide, oltre a una maggiore riduzione della circonferenza vita e a una probabilità significativamente più alta di ottenere cali ponderali ≥10, 15, 20 e 25%. Il profilo di sicurezza è risultato simile tra i due farmaci. Tali dati suggeriscono che tirzepatide rappresenti una valida e promettente opzione terapeutica e aprono la strada a un possibile aggiornamento delle linee-guida verso obiettivi di trattamento dell’obesità e delle sue complicanze più ambiziosi e personalizzati.

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Maggio 13, 2025 GM

Cambiamenti nella composizione muscolare in persone con diabete tipo 2 in trattamento con tirzepatide: un’analisi post-hoc del SURPASS-3 MRI

A cura di Giuseppe Frazzetto
13 maggio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Una sostanziale riduzione ponderale è spesso associata alla perdita di massa muscolare. Negli studi sul DT2, tirzepatide (doppio agonista dei recettori GIP/GLP-1) è stato associato a significative riduzioni del peso corporeo e a un effetto benefico sulla distribuzione del grasso corporeo. Un’analisi esplorativa post-hoc del SURPASS-3 MRI ha studiato l’associazione del trattamento con tirzepatide con le variazioni del volume muscolare della coscia, dello Z-score del volume muscolare e dell’infiltrazione di grasso muscolare, e si è prefissata di contestualizzare i risultati utilizzando i dati longitudinali di RM dei partecipanti alla UK Biobank. Il trattamento con tirzepatide per 52 settimane è stato associato a significative riduzioni dell’infiltrazione di grasso muscolare, del volume muscolare e dello Z-score del volume muscolare. Contestualizzati con i dati longitudinali della UK Biobank, i risultati hanno suggerito che le riduzioni del volume muscolare con tirzepatide seguivano in gran parte l’associazione generale tra variazioni del volume muscolare e peso corporeo, mentre le riduzioni dell’infiltrazione di grasso muscolare sembravano essere maggiori. Tali dati suggeriscono una risposta adattativa del volume muscolare alla riduzione del peso e quindi un effetto potenzialmente positivo sull’infiltrazione di grasso muscolare a seguito del trattamento con tirzepatide.

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Maggio 6, 2025 GM

Inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio 2 e outcome epatici associati in persone con diabete

A cura di Francesco Fasulo
6 maggio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – I benefici degli SGLT-2i sulla steatosi e la fibrosi epatica sono già stati dimostrati. Tuttavia, l’impatto sullo sviluppo della cirrosi non era ancora stato studiato. Un recente studio di coorte suggerisce che gli SGLT-2i possono ridurre il rischio di cirrosi epatica, cirrosi scompensata, insufficienza epatica e mortalità correlata al fegato e per tutte le cause nelle persone con DT2, in assenza di abuso alcolico ed eziologia virale.

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Aprile 29, 2025 GM

Tecnica di iniezione dell’insulina e formazione avanzata con le raccomandazioni del FITTER

A cura di Raffaele D’Arco
29 aprile 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Dopo oltre cento anni dal suo iniziale utilizzo terapeutico, l’insulina rimane ancora fondamentale per la cura del diabete (almeno per circa 150-200 milioni di persone in tutto il mondo). Purtroppo, l’educazione alla tecnica di somministrazione dell’insulina è spesso trascurata e molti studi hanno mostrato come i pazienti possano facilmente incorrere in crisi ipoglicemiche, errori nella dose praticata o sviluppino lipodistrofie. Un articolo recente riporta l’attenzione sul tema sintetizzando le conoscenze che dovrebbero portare a una “best practice” della tecnica iniettiva, secondo l’iniziativa FITTER Forward.

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Aprile 22, 2025 GM

Suggerimenti per un impiego di successo dei sistemi automatizzati per la somministrazione di insulina: un documento del gruppo di lavoro italiano su diabete e tecnologia

A cura di Elisabetta Salutini
22 Aprile 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Negli ultimi anni, l’impiego dei sistemi automatizzati per la somministrazione di insulina ha conosciuto un’ampia diffusione grazie ai benefici sul controllo glicemico, sul rischio di ipoglicemia e sulla qualità di vita e ciò li ha resi il trattamento standard per il diabete mellito tipo 1. Il gruppo di lavoro su diabete e tecnologia AMD-SID-SIEDP ha elaborato una serie di raccomandazioni pratiche a supporto degli operatori sanitari per la gestione dei sistemi ad ansa chiusa in caso di iper/ipoglicemia postprandiale, iper/ipoglicemia interprandiale, iper/ipoglicemia notturna e prima/durante e dopo l’attività fisica.

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Aprile 17, 2025 GM

Ipoglicemia nei pazienti terminali con cancro e storia di diabete ricoverati in un reparto di medicina generale: uno studio osservazionale retrospettivo

A cura di Felicia Visconti e Marina Valenzano
17 aprile 2025 (una collaborazione tra il gruppo Diabete e cure palliative e il gruppo ComunicAzione) – Uno studio retrospettivo giapponese, condotto in un reparto specializzato in cure palliative, evidenzia un rischio ancora elevato di overtreatment del diabete nei pazienti oncologici in fase terminale. La frequente insorgenza di ipoglicemie (2,5 eventi/paziente nel 34,6% dei casi osservati) rappresenta un ulteriore fattore di sofferenza nel fine vita.

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Aprile 8, 2025 GM

Associazione causale tra microbiota e sottotipi di diabete tipo 2: un’analisi di randomizzazione mendeliana

A cura di Maria Elena Valera Mora
8 aprile 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Un’analisi randomizzata sottolinea le relazioni causali tra microbiota e i sottotipi di DT2: (SIDD, SIRD, MOD e MARD). Alcuni taxa batterici (classe Clostridia e ordine Clostridiales) hanno dimostrato effetti protettivi contro MOD, la specie Catus era associata a rischio di MOD, il genere Holdemania era associato a rischio per SIRD. Ulteriori ricerche saranno essenziali per comprendere i meccanismi sottostanti e per sviluppare strategie terapeutiche mirate al microbiota intestinale aprendo nuove possibilità per una medicina più personalizzata.

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