Luglio 29, 2025 GM

Obesità sarcopenica nell’era incretinica: nuove sfide, nuove soluzioni

A cura di Maria Elena Valera Mora
29 luglio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Una recente revisione della letteratura si concentra sulle strategie terapeutiche dell’obesità sarcopenica nell’anziano nell’era incretinica. I trattamenti tradizionali (esercizio fisico e dieta) trovano risultati limitati negli anziani, mentre le incretine molto efficaci sul calo ponderale e sul miglioramento della qualità di vita nei giovani adulti, ma negli anziani con obesità sarcopenica possono comportare perdita di massa magra. Dall’analisi condotta sono emerse alcune utili indicazioni cliniche sulla gestione dell’obesità sarcopenica mentre nuove possibili terapie, che combinano perdita di peso e protezione muscolare, sono tuttora in fase di studio.

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Luglio 22, 2025 GM

Nuove frontiere immunitarie nella terapia del diabete tipo 1: dove siamo diretti?

A cura di Olimpia Iacono
22 luglio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Il DT1 è una malattia autoimmune in cui la preservazione della funzione delle cellule beta può migliorare il controllo glicemico. Una recente revisione sistematica con network metanalisi ha analizzato 60 studi su terapie immunomodulanti in persone con DT1 di nuova diagnosi. Su 42 interventi valutati, 11 hanno mostrato un beneficio significativo sul mantenimento della secrezione pancreatica (C-peptide) a 12 mesi. Tuttavia, alcuni dati derivano da studi di piccole dimensioni, con elevata eterogeneità (I² = 66%). I risultati non giustificano ancora l’adozione clinica di tali terapie, ma sono volti a identificare le più efficaci e a orientare la progettazione di futuri trial clinici.

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Luglio 15, 2025 GM

Il compenso glicemico impatta sulla progressione della placca ateromasica e sullo spessore medio-intimale carotideo

A cura di Giuseppe Frazzetto
15 luglio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – La correlazione e le modalità di impatto dei diversi gradi di compenso glicometabolico sull’aterosclerosi carotidea asintomatica risultano a oggi ancora non sufficientemente chiari. Un nuovo lavoro indaga l’associazione tra compenso glicemico, placche carotidee asintomatiche e spessore dell’intima-media carotidea. Su 4752 partecipanti di età >40 anni, senza ictus o infarto miocardico, valutati mediante ecografia duplex, 1977 soggetti (41,6%) hanno riportato placche carotidee e 804 (16,9%) spessore dell’intima-media carotidea alterato. Nelle analisi di regressione multivariate, rispetto ai soggetti normoglicemici, i soggetti con prediabete hanno mostrato probabilità significativamente maggiori di placche carotidee asintomatiche (OR 1,22, IC 95% 1,03-1,45) e anche i pazienti con diabete conclamato presentavano probabilità maggiori (OR 1,66, IC 95% 1,41-1,92) e un’associazione robusta con la presenza di placche vulnerabili OR 1,79 (IC 95% 1,50-2,14).

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Luglio 10, 2025 GM

Insulina settimanale efsitora alfa vs le insuline giornaliere degludec e glargine U100 in persone con diabete tipo 2 trattate con insulina basale: i risultati degli studi di fase 3 QWINT-3 e -4

A cura di Marina Valenzano
10 luglio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Negli studi clinici di fase 3 del programma QWINT l’insulina settimanale efsitora alfa ha dimostrato pari efficacia e sicurezza, in termini di riduzione dell’emoglobina glicata e incidenza delle ipoglicemie, rispetto alle basali giornaliere di prima e seconda generazione. Una buona premessa per l’uso clinico della “quinta insulina”, oltre alle basali già disponibili in Italia (glargine U100, glargine U300, degludec e icodec).

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Luglio 8, 2025 GM

Amycretin, un nuovo agonista unimolecolare dei recettori GLP-1 e amilina somministrato per via sottocutanea: risultati di uno studio randomizzato controllato di fase 1b/2a

A cura di Francesco Fasulo
8 luglio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Un recente studio clinico sponsorizzato di fase 1b/2a ha esaminato la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia di amycretin nel promuovere il calo ponderale in persone in sovrappeso o obese. Amycretin è un innovativo farmaco che agisce come agonista dei recettori GLP-1 e amilina, due ormoni chiave coinvolti nella regolazione dell’appetito e del metabolismo. I risultati sono stati estremamente incoraggianti: perdita di peso significativa (-24,3% con la dose di 60 mg) e un profilo di sicurezza in linea con quanto osservato per farmaci simili. Il farmaco è ora in fase di ulteriore sviluppo, con uno studio di fase 2 già in corso per esplorarne l’efficacia anche in persone con diabete tipo 2.

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Luglio 2, 2025 GM

Dieta mediterranea: meglio aggiungere un po’ di olio di oliva o un po’ di frutta secca?

A cura di Raffaele D’Arco
2 luglio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Le evidenze indicate da una revisione sistematica con metanalisi non indicano differenze significative nel profilo lipidico sierico e nella pressione arteriosa diastolica tra la dieta mediterranea integrata con olio d’oliva e quella con frutta secca mista nei partecipanti a rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, la frutta secca mista riduce significativamente la pressione arteriosa sistolica rispetto all’olio d’oliva, per cui sarebbe da preferire nei pazienti con ipertensione. Sono, comunque, necessari ulteriori studi su popolazioni più ampie.

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Giugno 24, 2025 GM

La prevenzione della fibrillazione atriale con gli SGLT2i attraverso lo spettro delle patologie cardiovascolari: risultati di una metanalisi di studi clinici randomizzati

A cura di Sara Colarusso
24 giugno 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Gli SGLT2i, con ben noti effetti cardioprotettivi per riduzione di mortalità cardiovascolare e di ospedalizzazione per scompenso cardiaco, potrebbero avere un effetto protettivo anche sulla FA. Una recente metanalisi italiana ha preso in considerazione 52 studi clinici randomizzati, da cui è emersa un’azione protettiva degli SGLT2i verso la FA (RR = 0,86), particolarmente nei soggetti senza scompenso cardiaco o con insufficienza cardiaca a frazione d’eiezione ridotta. L’azione protettiva degli SGLT2i è riconducibile a diversi meccanismi fisiopatologici concausa della FA, quali il rimodellamento atriale, gli squilibri idroelettrolitici, il carico di liquidi, costituendo un probabile strumento per prevenire anche le complicanze della FA. Ulteriori studi clinici mirati saranno necessari per valutare il rapporto di causalità e approfondire i meccanismi d’azione degli SGLT2i nell’influenzare i determinanti della FA anche in relazione alle diverse cardiopatie sottostanti.

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Giugno 17, 2025 GM

Confronto tra la terapia in dose fissa settimanale con insulina icodec + semaglutide e insulina icodec settimanale o terapia insulinica secondo schema basal bolus: gli studi COMBINE 1 e COMBINE 3

A cura di Elisabetta Salutini
17 giugno 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Gli studi COMBINE 1 e 3 dimostrano che, in adulti con DT2 non adeguatamente controllato con insulina basale, IcoSema ha un’efficacia pari alla terapia insulinica BB e superiore alla sola insulinizzazione basale ma con minori rischi di ipoglicemia e senza incremento poderale. Tali risultati si accompagnano inoltre alla riduzione del carico di iniezioni annuali per i pazienti.

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Giugno 10, 2025 GM

Titolazione insulinica in tempo reale utilizzando l’intelligenza artificiale: uno studio clinico randomizzato

A cura di Maria Elena Valera Mora
10 giugno 2025 (Gruppo ComunicAzione) – Uno studio clinico randomizzato cinse, che ha coinvolto 149 adulti con DT2 scompensato ricoverati in reparti di endocrinologia, il controllo glicemico ottenuto con l’intervento di iNCDSS non è risultato inferiore a quello della terapia standard somministrata da endocrinologi esperti e non ha portato a un incremento di eventi avversi. I risultati dello studio suggeriscono che uno strumento digitale basato sull’IA potrebbe portare a esiti non inferiori rispetto all’approccio standard, fornendo spunti per un supporto clinico personalizzato e in tempo reale.

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Giugno 3, 2025 GM

Semaglutide settimanale in associazione a sistemi di erogazione automatica di insulina nel diabete tipo 1: uno studio randomizzato, in doppio cieco e cross-over

A cura di Roberta Poli
3 giugno 2025 (Gruppo ComunicAzione) – In uno studio randomizzato, condotto su persone con DT1 in trattamento con sistemi di erogazione automatizzata di insulina, l’impiego di semaglutide settimanale ha dimostrato di comportare un significativo calo ponderale insieme a un netto miglioramento nel compenso glicemico, grazie al maggiore controllo delle iperglicemie post-prandiali. Gli effetti avversi più comuni sono stati quelli gastrointestinali, mentre sono stati rilevati solo due transitori episodi di chetosi euglicemica. Studi di maggiore estensione saranno quindi necessari per verificare l’effettivo profilo di sicurezza del farmaco in tale contesto clinico, a fronte dei benefici osservati.

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