A cura di Sara Colarusso
4 aprile 2025 (Gruppo ComunicAzione) — L’obesità è una patologia cronica, multisistemica, progressiva, caratterizzata da un accumulo eccessivo e/o anomalo di tessuto adiposo, che compromette la qualità e l’aspettativa di vita, associandosi a diverse complicanze come il DT2, patologie cardiovascolari, steatosi epatica associata a disfunzione metabolica, osteoartrite, depressione, tumori. Non tutte le persone obese sviluppano però le complicanze correlate all’obesità, soprattutto quelle cardiometaboliche. Una recente consensus di esperti ha proposto una rivisitazione dei criteri diagnostici dell’obesità, distinguendo l’obesità preclinica da quella clinica. Tutti gli approcci terapeutici che comportano un calo ponderale quanto più intensivo (>10%) e precoce possono impattare in maniera più efficace sulle complicanze cardiometaboliche; le nuove terapie incretiniche (tirzepatide, semaglutide) offrono risultati positivi in tal senso, offrendo riduzioni di peso >15-20%, con validi spunti di ricerca anche per la terapia di tutte le comorbilità associate all’obesità.
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