Gennaio 21, 2025 GM

I farmaci per diabete di tipo 2 e obesità: una salvezza per le malattie neurodegenerative o un ponte troppo lontano?

A cura di Roberta Poli
21 gennaio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – È ormai noto che il DT2 e l’IR rappresentino un fattore di rischio per lo sviluppo delle malattie neurodegenerative. I meccanismi alla base di questa stretta relazione parrebbero coinvolgere l’IR, a livello cerebrale, con conseguente stress ossidativo, neuroinfiammazione e aggregazione di proteine patognomoniche che, a loro volta, indurrebbero la neurodegenerazione sia nella corteccia cerebrale (malattia di Alzheimer) sia nella substantia nigra (malattia di Parkinson). I GLP-1 RA, uno dei principali farmaci nel DT2 e nell’obesità, avrebbero dimostrato di possedere effetti neurotropici e – in particolare, neuroprotettivi – mitigando l’IR a livello encefalico e, in questo modo, la neuroinfiammazione. Tali aspetti, insieme ai risultati di studi preclinici e clinici, sembrerebbero rendere promettente l’impiego dei GLP-1 RA anche in questo particolare contesto clinico.

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Gennaio 14, 2025 GM

Finerenone, obesità e scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata o lievemente ridotta: analisi prespecificata del trial FINEARTS-HF

A cura di Olimpia Iacono
14 gennaio 2025 (Gruppo ComunicAzione) – L’obesità è associata a un’eccessiva secrezione di aldosterone da parte degli adipociti, indipendentemente dal sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto, gli antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi potrebbero avere un importante valore terapeutico nei pazienti obesi. Nel trial clinico FINEARTS-HF il finerenone, antagonista dei recettori dei mineralcorticoidi non steroideo, ha dimostrato una riduzione della mortalità per cause cardiovascolari e degli eventi correlati all’HF in pazienti con HFmrEF/ HFpEF rispetto al placebo, con un buon profilo complessivo di sicurezza. Inoltre, in un’analisi prespecificata il finerenone suggerisce una possibile maggior efficacia nei pazienti con BMI più elevato. Tali risultati, uniti a quelli emersi dai trial clinici in cui il finerenone ha dimostrato capacità protettiva renale e cardiovascolare nelle persone con diabete tipo 2 e malattia renale cronica, rendono il finerenone un farmaco sempre più promettente, tanto che potrebbe essere considerato, insieme agli SGLT2i, un nuovo pilastro per la terapia dei pazienti con HF anche di grado lieve.

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Dicembre 23, 2024 GM

Differenze di genere nei report sul diabete associato alle statine segnalati alla FDA

A cura di Giuseppe Frazzetto
23 dicembre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Utilizzando 27 anni di dati di farmacovigilanza relativi a segnalazioni spontanee di ADE post-marketing in real-world, è stata riscontrata una segnalazione sproporzionata, relativamente all’insorgenza di diabete in pazienti in terapia ipolipemizzante con statine, significativamente più alta nel sesso femminile piuttosto che in quello maschile. Sono state osservate differenze significative tra i sessi con ogni statina analizzata; sono tuttavia risultate ancora maggiori con l’atorvastatina. I meccanismi patogenetici relativi a tale incremento e alla apparente sperequazione tra i generi hanno iniziato a essere studiati e al momento non sono del tutto compresi. Data la possibile interazione tra uso di statine e rischio di diabete, è fondamentale che le persone che assumono statine siano sottoposti a screening appropriato, in modo che la gestione ottimale del diabete possa essere istituita precocemente. Per ora non sussistono evidenze che la terapia con statine debba essere interrotta o evitata a causa del diabete. Studi futuri dovrebbero chiarire il meccanismo di tali differenze affinché si possa determinare quali statine potrebbero essere più sicure nel trattamento delle donne rispetto agli uomini al fine di personalizzare sempre più il profilo terapeutico.

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Dicembre 17, 2024 GM

Escursioni glicemiche e sintomi in tempo reale

A cura di Francesco Fasulo
17 dicembre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Uno studio tedesco studio analizza l’impatto indipendente del glucosio sui sintomi del diabete quando entrambi vengono valutati contemporaneamente, controllando altri fattori confondenti come complicanze, tipo di diabete, sesso, età, BMI, depressione e distress da diabete. Le analisi N = 1 esplorano le associazioni individuali tra i sintomi derivati dall’EMA e le metriche del CGM. Lo scopo è migliorare la comprensione della percezione dei sintomi nella vita quotidiana delle persone con diabete e migliorare la loro gestione della patologia.

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Dicembre 10, 2024 GM

Età alla diagnosi di diabete, obesità e rischio di demenza fra pazienti adulti con diabete tipo 2

A cura di Raffaele D’Arco
10 dicembre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Un’età più giovane alla diagnosi di DT2 è significativamente associata a un rischio più elevato di demenza, in particolare tra le persone con obesità. Questo studio di coorte prospettico suggerisce un’associazione graduata fra età alla diagnosi di diabete e demenza e fornisce un quadro di riferimento per studi futuri, volti a esplorare i meccanismi e i percorsi della relazione diabete-demenza. Non occorre comunque attendere il futuro per implementare gli interventi terapeutici mirati a obesità e DT2 ad esordio giovanile.

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Dicembre 3, 2024 GM

Arruolamento delle donne negli studi clinici randomizzati sui GLP-1 RA: dati da una revisione sistematica

A cura di Sara Colarusso
3 dicembre 2024 Gruppo ComunicAzione – Secondo una recente revisione sistematica che ha preso in analisi 98 RCT su GLP-1 RA il 40% dei partecipanti è rappresentato da donne, confermando la minore inclusione delle donne negli studi clinici d’interesse su patologie coronariche, insufficienza cardiaca, malattia renale cronica e obesità. È necessario implementare la partecipazione femminile negli studi clinici cardiometabolici per contrastare le disparità negli outcome di salute osservati nella pratica clinica e probabilmente dovuti alle differenze di genere.

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Novembre 28, 2024 GM

Vantaggi e sfide dell’utilizzo della telemedicina nelle cure palliative domiciliari: revisione sistematica di studi misti

A cura di Felicia Visconti e Marina Valenzano (una collaborazione tra gruppo Diabete e Cure palliative e gruppo ComunicAzione)
28 novembre 2024 (una collaborazione tra gruppo Diabete e Cure palliative e gruppo ComunicAzione) – Secondo i risultati di una recente revisione sistematica, la telemedicina offre potenzialità interessanti nel favorire la gestione domiciliare delle fasi terminali di malattia, pur garantendo la relazione tra operatori sanitari e pazienti. L’impiego consapevole di tale strumento e un attento monitoraggio dell’evoluzione clinica di malattia sono però imprescindibili affinché la tecnologia non costituisca invece una difficoltà aggiuntiva per i pazienti e i loro familiari.

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Novembre 26, 2024 GM

Prevalenza e determinanti clinici di rapido declino dell’eGFR tra persone con DT2 di nuova diagnosi: cosa ci dicono i dati degli Annali AMD?

A cura di Gisella Boselli
26 novembre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Un ampio studio condotto sui dati provenienti dagli Annali AMD, relativi a oltre 100.000 persone con DT2 di nuova diagnosi, ha permesso di definire la prevalenza di rapido declino dell’eGFR e le principali caratteristiche cliniche associate allo sviluppo di tale manifestazione della nefropatia diabetica.

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Novembre 19, 2024 GM

La semaglutide migliora la qualità del seme negli uomini obesi con diabete tipo 2 e ipogonadismo funzionale

A cura di Maria Elena Valera Mora
19 novembre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Un nuovo studio clinico confronta gli effetti della semaglutide e della terapia ormonale sostitutiva sulla qualità del seme in pazienti obesi con DT2 e ipogonadismo funzionale. Nel gruppo trattato con semaglutide si è assistito a un miglioramento significativo di morfologia, concentrazione, numero totale degli spermatozoi e livelli del testosterone, mentre nel gruppo trattato con TRT c’è stata una riduzione di concentrazione e numero totale degli spermatozoi, ma un incremento del testosterone significativamente superiore rispetto all’altro gruppo. Tali risultati suggeriscono che semaglutide possa divenire una terapia più vantaggiosa per gli uomini con FH legato all’obesità e al DT2 desiderosi di mantenere o migliorare la loro fertilità.

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Novembre 12, 2024 GM

Utilizzo della tecnologia a supporto della cura del diabete in ospedale: le raccomandazioni del Joint British Diabetes Societies for Inpatient Care group e del Diabetes Technology Network UK

A cura di Elisabetta Salutini
12 novembre 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Vi sono scarse evidenze sulla gestione degli strumenti tecnologici per il trattamento del diabete nel corso di un ricovero ospedaliero. Il documento fornisce un approccio pragmatico a supporto del personale di reparto. CGM e microinfusore possono essere impiegati durante la degenza se il paziente è in grado di autogestirli. I dati del CGM integrano le misurazioni glicemiche capillari e gli allarmi devono essere impiegati per attivare il personale di reparto nella gestione di ipo- e iperglicemie. Il microinfusore può essere mantenuto (talvolta solo in modalità manuale) in situazioni specifiche, monitorando le condizioni cliniche del paziente per un passaggio ad altre modalità di somministrazione insulinica, qualora necessario. L’implementazione dell’information technology può migliorare la cura dei pazienti diabetici attraverso l’integrazione dei dati glucometrici con la cartella clinica e appositi alert, anche sul piede diabetico. In entrambi i casi sono fondamentali la formazione del personale sanitario e il supporto del team diabetologico che collabora con i pazienti e con il personale di reparto.

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