A studiare o a zappare?
Progetti come ‘Orto in condotta’ sviluppato da Slow Food d’intesa con AMD o altri progetti analoghi organizzati dalle scuole dell’obbligo hanno solo un obiettivo formativo o possono avere misurabili effetti nella prevenzione?
Due studi fanno pensare che si tratti di approcci di rara efficacia.Uno studio australiano ha valutato un progetto di giardinaggio e educazione alimentare di 10 settimane su ragazzi di 11 e 12 anni organizzato nel Nuovo Galles del Sud misurando le conoscenze in materia di frutta e verdura, la disponibilità ad assaggiare vegetali e la valutazione del loro gusto,il consumo di frutta e verdura e la qualità della vita a scuola sia prima sia alcuni mesi dopo la fine del progetto. E’ emerso che affiancando all’intervento frontale l’esperienza concreta del giardinaggio è aumentata sia la disponibilità ad assaggiare vegetali sia il giudizio dato al loro gusto. Non è però migliorati in maniera significativa il consumo di frutta e verdura.
The impact of nutrition education with and without a school garden on knowledge, vegetable intake and preferences and quality of school life among primary-school students.
Morgan PJ, Warren JM, Lubans DR, Saunders KL, Quick GI, Collins CE.
Source: School of Education, Faculty of Education & Arts, University of Newcastle, Callaghan, NSW 2308, Australia.