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Diabete No Grazie

Dolcificare o zuccherare?

Pur in attesa di ulteriori studi, una recente revisione della letteratura suggerisce, per i prodotti alimentari, un potenziale beneficio derivante dalla sostituzione degli zuccheri comuni con dolcificanti non zuccherini, così da ridurre i rischi di diabete, sovrappeso, obesità e malattie cardiovascolari. a cura di Francesco Romeo

Negli anni è cresciuta l’attenzione per la salute e la qualità di vita. La qual cosa ha incoraggiato a seguire stili di vita sani e a evitare il consumo di alimenti ricchi di zuccheri, sale e grassi per prevenire l’obesità e le altre malattie non trasmissibili.

Nel tentativo di ridurre l’apporto energetico, l’interesse dei consumatori si è spostato verso prodotti alimentari contenenti dolcificanti non zuccherini al posto degli zuccheri comuni, che sono diventati sempre più popolari. Tuttavia, le evidenze di possibili effetti benefici dovuti all’uso dei dolcificanti sono contrastanti.

Mentre alcuni studi riportano un’associazione tra uso di dolcificanti e rischio ridotto di diabete, sovrappeso e obesità e malattie cardiovascolari, altri studi suggeriscono che l’uso di dolcificanti potrebbe aumentare il rischio di sovrappeso, diabete e cancro.

Gli autori di una revisione della letteratura, recentemente pubblicata, hanno provato a valutare quelli che sono gli effetti dei dolcificanti negli adulti e nei bambini. Hanno incluso 56 studi di vario genere, rendendo tale revisione la più completa su questo argomento finora pubblicata.

Tra gli adulti, i risultati dei pochi studi che hanno confrontato l’assunzione di dolcificanti con l’assunzione di zucchero hanno suggerito piccoli miglioramenti dell’indice di massa corporea e delle concentrazioni a digiuno di glucosio nel sangue. Per tutti gli altri risultati, non sono state rilevate differenze significative fra i due gruppi.

Tra i bambini, l’assunzione di dolcificanti ha portato a un più piccolo aumento della massa corporea rispetto all’assunzione di zucchero, ma l’uso di dolcificanti non ha modificato il peso corporeo. Per la maggior parte degli altri risultati, non sono state osservate differenze statisticamente o clinicamente rilevanti.

Ancora: in due grandi studi non è stata osservata alcuna associazione tra bevande senza zucchero e malattia coronarica; di contro, in altri studi, l’assunzione di bevande zuccherate è stata positivamente associata al rischio di diabete e malattia coronarica, suggerendo quindi un potenziale beneficio della sostituzione.

La revisione evidenzia la necessità di studi specifici, di maggiori dimensioni e a lungo termine sui dolcificanti per orientare lo sviluppo di politiche e chiarire i meccanismi biologici sottostanti.

Secondo gli autori, infine, la comprensione dei potenziali effetti sulla salute dei dolcificanti sono particolarmente importanti per le politiche di riduzione dello zucchero – come la tassazione e l’etichettatura – che potrebbe portare alla riformulazione dei prodotti e al maggior utilizzo di dolcificanti nella composizione di cibo.


Association between intake of non-sugar sweeteners and health outcomes: systematic review and meta-analyses of randomised and non-randomised controlled trials and observational studies
BMJ 2019; 364 :k4718