E cosa mi dice del fiatone? Ho fatto una corsa per prendere un treno e pensavo di morire. Il cuore batteva forsennatamente, mi rimbombavano le tempie e le orecchie, ero sudato e rosso, il respiro è tornato normale dopo venti minuti. Se non mi è venuto un infarto quella volta…
L’infarto vero viene quasi sempre in situazione di perfetto riposo. Quella che lei ha sentito è la normale reazione di surmenage. Ciascuno di noi ha un ritmo cardiaco normale e una ‘riserva di potenza’ che è quella che utilizziamo quando dobbiamo salire le scale o fare una corsetta. Se la superiamo arrivano tutte quelle conseguenze cui lei accennava. Posso assicurarle, dati alla mano, che la riserva di potenza aumenta sempre e comunque a tutte le età e quali che siano le condizioni di partenza, facendo appena un po’ di normale allenamento. L’allenamento non è una cosa che fanno i campioni. Consiste semplicemente nel fare dell’esercizio fisico spesso. Pensa a tutto il corpo che si abitua e manda dei segnali. Questo lo so fare: proviamo a fare di più? Se vuole può comprare un cardiofrequenzimetro, che è un apparecchio semplicissimo, e misurarla. Vedrà che lo sforzo che oggi ci procura il fiatone domani lo possiamo affrontare tranquillamente.