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Glicemia alta? Il lavoro ne risente

“Non ho tempo per prevenire il diabete”, pensano in molti, “al centro della mia vita c’è il lavoro”. Già ma il diabete compromette anche le capacità lavorative e il problema si pone soprattutto oggi che la vita lavorativa si allunga e l’esordio del diabete (o la sua diagnosi) si anticipa. Una revisione sistematica della letteratura, […]

“Non ho tempo per prevenire il diabete”, pensano in molti, “al centro della mia vita c’è il lavoro”. Già ma il diabete compromette anche le capacità lavorative e il problema si pone soprattutto oggi che la vita lavorativa si allunga e l’esordio del diabete (o la sua diagnosi) si anticipa.
Una revisione sistematica della letteratura, pubblicata su Diabetes Care ha tentato di analizzare il rischio e l’entità della riduzione della produttività legate ad assenteismo (assenza dal lavoro per malattia). Valutando 23 studi condotti negli Usa e in Europa emerge come le persone con diabete siano assenti per malattia da 5 a 18 giorni l’anno contro 3-9 giorni per chi non ha il diabete. La riduzione di produttività sembra colpire prevalentemente le persone con diabete e depressione o diabete complicato da neuropatia, con una perdita di 26,3 giorni per questi ultimi. Infine il 7,2% dei maschi e il 12,8% delle femmine con diabete hanno cessato di lavorare prima del previsto, rispetto al 2,2 e 3,3% delle persone non diabetiche. Non esistono purtroppo stime attendibili relative al presenteismo (presenza al lavoro in condizioni insoddisfacenti, con compromissione dell’efficienza e delle performance).

Marie-Claude Breton et al
Burden of Diabetes on the Ability to Work:A systematic review
Diabetes Care 2013;36(3):740-749