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Diabete No Grazie

La condizione socioeconomica o lo stile di vita: cosa impatta di più sulla mortalità e sull’incidenza di malattia cardiovascolare?

Ancora una volta si dimostra che una condizione socioeconomica sfavorevole e uno stile di vita non salutare sono associati a un aumento del rischio di mortalità e di malattie cardiovascolari: adottare misure concrete per migliore i determinanti sociali ed economici della salute potrebbe cambiare il quadro complessivo e ridurre il peso di molte malattie.

A cura di Eugenio Alessi

Una condizione socioeconomica sfavorevole e uno stile di vita non salutare sono associati a un incremento del rischio di mortalità e di malattie cardiovascolari. Nei paesi occidentali, a più elevato sviluppo economico nelle ultime decadi, le diseguaglianze in termini di risultati di salute delle persone più svantaggiate in termini socioeconomici si sono ampliate e la pandemia da COVID-19 le ha rese ancora più evidenti. I fattori associati allo stile di vita sono comunemente considerati come “mediatori” fra stato socioeconomico e salute, potenzialmente in grado di ridurre le diseguaglianze, ma le evidenze scientifiche non sono unanimi in tal senso.

Obiettivo di uno studio di popolazione recentemente pubblicato sul British Medical Journal è stato quello di esaminare in circa 45.000 adulti statunitensi e 400.000 adulti inglesi, con un’osservazione di circa 11 anni, il rischio di mortalità per tutte le cause in associazione allo stato socioeconomico e allo stile di vita. Nella popolazione inglese è stato valutato anche il rischio di malattia cardiovascolare.

La condizione socioeconomica è stata indagata mediante questionari, tenendo conto del reddito familiare, dello stato occupazionale, del livello di scolarizzazione e, per la popolazione statunitense, della condizione assicurativa, definendo tre livelli (basso, medio e alto). Un punteggio indice di stile di vita salutare è stato ottenuto tenendo conto dell’abitudine al fumo, del consumo di alcol, del livello di attività fisica e delle abitudini alimentari.

I soggetti appartenenti al livello socioeconomico basso avevano un rischio di mortalità (corretto per età) circa 2 volte maggiore rispetto ai soggetti appartenenti al livello più alto (2,13 nella popolazione americana, 1,96 in quella inglese), mentre il rischio di mortalità cardiovascolare era, nella popolazione inglese, 2,25 volte maggiore e il rischio di malattia cardiovascolare 1,65 volte più alto.

Lo stile di vita era in grado di spiegare solo dal 3 al 12,3% di tale eccesso di rischio. Un’interazione significativa fra fattori legati allo stile di vita, stato socioeconomico mortalità e rischio di malattia cardiovascolare è stato riscontrato solo nella popolazione inglese ed era maggiore nei soggetti con bassa condizione socioeconomica. In confronto agli adulti con alto stato socioeconomico e stile di vita salutare, le persone con basso stato socioeconomico e stile di vita non salutare presentavano un rischio di mortalità 3,53 volte maggiore nella popolazione statunitense e 2,65 volte maggiore nella popolazione inglese.

In conclusione, uno stile di vita non salutare è in grado di mediare solo una piccola proporzione delle diseguaglianze in termini di salute legate alla condizione socioeconomica. La sola promozione di uno stile di vita salutare non è quindi sufficiente ed è necessario adottare altre misure che agiscano sui determinanti sociali ed economici della salute. Ciò non di meno, uno stile di vita salutare in termini di abitudine al fumo, consumo di alcol, attività fisica e alimentazione è in grado di impattare sul rischio di mortalità e di malattie cardiovascolari e gioca un ruolo fondamentale nel ridurre il peso di molteplici patologie.


Associations of healthy lifestyle and socioeconomic status with mortality and incident cardiovascular disease: two prospective cohort studies
BMJ 2021;372:n604