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Diabete No Grazie

La solitudine aumenta il rischio di sviluppare il diabete tipo 2

Una condizione sempre più diffusa, che in alcuni studi è risultata essere fra i determinanti dello stato di salute, associata a maggior rischio di mortalità in generale e di malattia cardiaca. E anche di diabete…

A cura di Eugenio Alessi

Per “solitudine” si intende l’emozione negativa che interviene quando un individuo percepisce che i propri bisogni sociali non sono soddisfatti, e va distinta dal semplice vivere da soli o dall’isolamento sociale. Si tratta di una condizione sempre più diffusa e in alcuni studi è risultata essere fra i determinanti dello stato di salute, associata a maggior rischio di mortalità in generale e di malattia cardiaca.

Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Diabetologia si è posto l’obiettivo di valutare se la solitudine potesse incrementare il rischio di sviluppare il diabete. A tal fine, sono stati analizzati i dati di oltre 4000 soggetti non diabetici, seguiti in media per 10 anni. Il grado di solitudine è stato stimato all’inizio dell’osservazione mediante questionario validato e sono stati misurati, durante il follow-up, molti possibili fattori confondenti.

La solitudine è risultata associata in maniera significativa all’incidenza di diabete mellito (con incremento del rischio del 46%), in maniera indipendente da età, sesso, etnia, fumo, consumo di alcol, indice di massa corporea, attività fisica, presenza di ipertensione arteriosa e malattia cardiovascolare. Un’ulteriore analisi ha riscontrato analoga associazione fra solitudine e comparsa di diabete (con incremento del rischio del 41%), dopo “correzione” per depressione, isolamento sociale e per il vivere da soli.

Quali siano i meccanismi responsabili della robusta associazione fra solitudine e diabete rimane ancora da approfondire. Essi potrebbero, in base all’opinione degli autori, essere di tipo cognitivo-comportamentale, con l’adozione di comportamenti sociali inappropriati che potrebbero condizionare gli esiti di salute, ma anche di tipo biologico, come, ad esempio, l’attivazione con frequenza eccessiva di sistemi biologici stress-correlati. Lo studio, inoltre, mostra una chiara distinzione fra solitudine (emozione percepita dall’individuo) e isolamento.

La ricerca assume particolare interesse in tempi in cui, a causa della pandemia da COVID-19, i lockdown più o meno rigidi ed estesi possono condizionare in maniera rilevante la salute delle persone (sia dal punto di vista psichico che fisico) e sembrerebbe suggerire che un supporto che aiuti a creare relazioni positive con il prossimo potrebbe essere un utile strumento nell’ambito delle strategie di prevenzione del diabete.


Loneliness and type 2 diabetes incidence: findings from the English Longitudinal Study of Ageing
Diabetologia, published online:15 September 2020