Obama contro l’obesità
Settembre negli Stati Uniti è stato il ‘mese dell’attenzione alla obesità infantile’, un’iniziativa promossa personalmente dal Presidente Barack Obama e fortemente appoggiata (si dice anche voluta) dalla First Lady Michelle Obama la quale, proprio su questo tema, era intervenuta al Congresso della American Diabetes Association, la scorsa estate, a San Diego.
Riassumendo molto bene il concetto, il Presidente Obama ha detto: “Affrontando la questione dell’obesità infantile, noi permettiamo alle future generazioni di americani di raggiungere il loro pieno potenziale”.
Di questo infatti si tratta. Bambini e ragazzi obesi non hanno solo una attesa di vita inferiore alla media ma troveranno più difficile lavorare, avere dei figli (l’obesità ostacola la fertilità sia maschile sia femminile) e hanno un fortissimo rischio di sviluppare malattie o eventi (infarti e ictus) dagli esisti invalidanti.
Non si tratta quindi di un problema individuale ma sociale. Continuando con questo ritmo un terzo dei bambini nati dopo il 2000 svilupperanno il diabete. L’iniziativa fa pressione sul settore privato affinché accetti o prenda misure tese a ridurre il contenuto di grassi, zuccheri e sale negli alimenti, sul settore pubblico per favorire l’esercizio fisico fra i giovani e nuove linee guide sull’alimentazione a scuola.