Skip to content

Diabete No Grazie

Piede diabetico: la prevenzione prima di tutto!

I pazienti con diabete mellito hanno un aumentato rischio di alcune complicanze che possono compromettere, tra gli altri aspetti, la qualità di vita. Una tra le più temibili complicazioni è il piede diabetico. Le strategie preventive devono essere messe in campo precocemente, con un lavoro di squadra.

A cura di Elisabetta Salutini

2 aprile 2024 (Gruppo ComunicAzione) – Oggi parliamo di piede diabetico. Vediamo allora che cos’è, come prevenirlo e come gestirlo, anche con alcuni semplici ma fondamentali consigli pratici.

Cos’è e come si arriva al “piede diabetico”?
Nel linguaggio medico, quando si parla di piede diabetico si intende un’infezione, ulcerazione o danno dei tessuti del piede che si verifica in paziente con diabete mellito in cui sono presenti neuropatia e/o arteriopatia periferica. È dunque necessario che il paziente presenti una perdita/alterazione della sensibilità a carico del piede (neuropatia) e/o un deficit di circolazione negli arti inferiori (arteriopatia periferica). In presenza di queste condizioni le ripetute sollecitazioni a cui il piede è esposto (utilizzo di calzature strette o non adeguate), oppure un trauma (ad esempio un’ustione o un taglio delle unghie non propriamente eseguito), possono portare alla comparsa di un’ulcera che può eventualmente infettarsi.

Come è possibile prevenire la comparsa del “piede diabetico”?
Mantenere un buon controllo glicemico previene l’insorgenza delle complicanze micro- e macrovascolari del diabete; quindi, avere dei buoni valori di zucchero nel sangue riduce la probabilità che compaiano quelle condizioni che portano allo sviluppo del piede diabetico. Praticare attività fisica, seguire un’alimentazione equilibrata e assumere la terapia in maniera regolare sono dunque il fondamento della prevenzione. Tra i farmaci per il trattamento del diabete è da preferire l’impiego di analoghi del GLP1 e/o SGLT2-inibitori con provato beneficio cardiovascolare, quando clinicamente possibile e in assenza di controindicazioni.

Il controllo dei fattori di rischio cardiovascolari (pressione arteriosa, colesterolo e trigliceridi, abolizione del fumo) è altrettanto importante per scongiurare o ridurre il rischio di problemi circolatori. Monitorare il peso corporeo, eseguire periodicamente gli esami ematici e delle urine, misurare la pressione arteriosa consentono di aggiustare la terapia ogni volta che è necessario.

Oltre a questi interventi generali è fondamentale che il team diabetologico identifichi i pazienti a più alto rischio di sviluppare lesioni, che vengano educati i pazienti, i loro familiari e i caregiver ad ispezionare regolarmente il piede e curarne l’igiene, ad utilizzare calzature non traumatizzanti evitando di camminare scalzi, ad avvisare il medico appena compare una lesione.

Perché serve un lavoro di squadra?
Le linee-guida per la gestione del piede diabetico sottolineano l’importanza di un approccio multidisciplinare, in cui diabetologo ha un ruolo di “case manager”, cioè una sorta di “regista” o coordinatore delle indagini e cure messe in atto. Più in generale, la prevenzione delle lesioni di piede diabetico richiede un continuo rinforzo educazionale e la collaborazione costante tra i pazienti, i caregiver e le figure professionali come il podologo, l’infermiere, i medici di medicina generale e gli specialisti, nello sforzo comune di adottare buone pratiche preventive e individuare precocemente le lesioni. Questo consente una rapida presa in carico al fine di evitare quadri clinici potenzialmente gravi e consentire una pronta guarigione.

10 consigli per la prevenzione del piede diabetico:

1.

ispezionare i piedi quotidianamente;

2. non camminare scalzi;
3.

utilizzare sempre calzini di cotone;

4.

utilizzare calzature a pianta larga, del proprio numero e senza cuciture interne;

5.

non esporre il piede a fonti di calore come borse d’acqua calda o termofori;

6. lavare i piedi sotto acqua corrente a temperatura ambiente con sapone neutro, asciugare con un panno morbido tra le dita e non fare pediluvi;
7.

applicare crema emolliente quotidianamente, evitando gli spazi tra le dita;

8.

utilizzare lima di cartone per le unghie e pietra pomice sulle callosità ogni 7/10 giorni;

9.

non utilizzare strumenti taglienti come forbici e lame ed evitare i callifughi;

10.

scegliere e rivolgersi periodicamente a un podologo di fiducia.

 


Practical guidelines on the prevention and management of diabetes-related foot disease (IWGDF 2023 update)
Diabetes Metab Res Rev 2024 Mar;40(3):e3657