Quindi pensare a una popolazione ‘a rischio zero’ è illusorio?
È del tutto irrealistico pensare che il 98,8% delle persone riesca a modificare il proprio stile di vita per non essere esposto più ad alcuno di questi fattori. È interessante invece notare che eliminare per 10 anni anche un solo fattore di rischio può essere importante. Facciamo l’esempio di un signore con 4 fattori di rischio (iperteso, sovrappeso, sedentario e fumatore) che segua una terapia per il controllo rigoroso dei valori della pressione arteriosa, o che si metta a dieta per ritornare a un peso normale, o che si metta a svolgere almeno 3 volte alla settimana attività fisica intensa per 20 minuti, o che riesca a smettere di fumare. Premesso che noi non possiamo documentare questa affermazione perché non abbiamo studi affidabili sugli effetti di una modifica dello stile di vita, avendo successo anche in una sola di queste attività, sulla base dei dati di quella ricerca passerebbe da 4 a 3 fattori e la sua probabilità di morte scenderebbe dopo 10 anni dall’11 al 9%. In altre parole, nell’arco di 10 anni, su 100 persone che passano da 4 a 3 fattori di rischio, 9 moriranno lo stesso, 89 saranno vive anche se non avessero eliminato un fattore di rischio e 2 sarebbero morte se non avessero modificato lo stile di vita.