Se sei ricco non rischi il diabete (o quasi)
Il diabete è davvero una ‘malattia sociale’. E non solo per l’impatto che la condizione e i rischi a cui predispone hanno sulla collettività. Il rischio di sviluppare il diabete cambia infatti a seconda della condizione socio-economica.
Il Dipartimento di Sanità Pubblica del Karolinska Institut insieme alle Università di Stoccolma e Uppsala hanno condotto una meta analisi, cioè uno Studio sulla base dei dati raccolti in Studi già effettuati, sul rapporto fra incidenza del diabete di tipo 2 e posizione sociale ed economica, valutata sulla base del livello scolastico e del reddito. Combinando i dati di 23 studi è emerso che le persone con un’istruzione più bassa hanno il 41% di rischio in più, rispetto a quelle di condizione più alta, di sviluppare il diabete. Lo stesso vale per il livello di reddito.
Anche all’interno dello stesso Paese quindi chi è più povero rischia il 40% in più. Per esempio se un maschio di 65 anni in media ha 10 possibilità su 100 di sviluppare il diabete, un maschio ricco avrà 6 possibilità su 100 e uno povero 14 su 100. È interessante notare che i dati rilevati valgono sia nelle regioni ricche che in quelle povere.