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Vivere nel verde non ti fa camminare, ma anche i sedentari si muovono se ben motivati

C’è una correlazione ormai scientificamente comprovata tra stile di vita sano (movimento, alimentazione) e livelli di benessere e libertà da patologie croniche come il diabete. Il British Medical Journal e Biomed Central hanno recentemente pubblicato due studi a carattere epidemiologico che cercano di articolare ancora meglio questo collegamento e trarne una serie di possibili lezioni […]

C’è una correlazione ormai scientificamente comprovata tra stile di vita sano (movimento, alimentazione) e livelli di benessere e libertà da patologie croniche come il diabete. Il British Medical Journal e Biomed Central hanno recentemente pubblicato due studi a carattere epidemiologico che cercano di articolare ancora meglio questo collegamento e trarne una serie di possibili lezioni non solo comportamentali ma anche ‘politiche’. Nel senso stretto di gestione degli aspetti della vita comunitaria. Uno dei due studi è stato effettuato in Olanda e ha cercato di stabilire se il fatto di abitare in zone molto ricche di spazi verdi incidesse sulle abitudini delle persone. Vivere vicino a un bosco ti spinge a camminare e andare in bicicletta più spesso? Curiosamente la risposta è no, gli abitanti delle zone verdi tendono piuttosto a spendere una quota del loro tempo facendo del giardinaggio. Nessuna relazione positiva nemmeno tra il tempo trascorso pedalando in bicicletta per raggiungere il tempo di lavoro e la buona salute.
Lo studio apparso sul British Medical Journal è andato invece a misurare l’efficacia delle iniziative mirate a incoraggiare le attività fisiche, in particolare l’andare a piedi, negli abitanti di una comunità che conducono stili di vita troppo sedentaria. L’analisi ha messo a confronto decine di programmi e iniziative arrivando a una conclusione mista: il modo per indurre le persone si può sempre trovare, specie nelle fasce di riferimento più motivate allo spostamento. Ma è incerto, sul fronte dei risultati, il livello di sostenibilità, estendibilità e i vantaggi di natura clinica misurato nell’ambito di comunità. Quel che conta in questo, caso, che è possibile convincere gli individui a rischio a cambiare registro e a essere meno sedentari. È già qualcosa.