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Corticosteroidi in oncologia: uso, abuso, indicazioni, controindicazioni – Una consensus multidisciplinare del gruppo intersocietario Diabete e tumori di AMD-AIOM-SIE-SIF

Punti chiave

Domanda: Cosa sappiamo su uso, abuso, indicazioni e controindicazioni dei corticosteroidi in oncologia?

Risultati: Questa consensus multidisciplinare offre una revisione critica sulla terapia corticosteroidea in oncologia, focalizzandosi su meccanismi d’azione, caratteristiche farmacologiche, indicazioni e controindicazioni attuali ed emergenti, eventi avversi e impatto su qualità di vita e sopravvivenza dei pazienti

Significato: Sebbene largamente usati in oncologia e con indubbi benefici sui sintomi correlati al cancro e alla chemioterapia, permangono ancora delle ombre sui corticosteroidi sia per via degli effetti collaterali a lungo e breve termine, sia per gli effetti sulla crescita del tumore e sulla risposta alla terapia antitumorale. È quindi raccomandato un uso prudente e vigile e, soprattutto, una piena conoscenza dei composti disponibili e delle loro proprietà farmacologiche. Sono inoltre necessari studi clinici dedicati e incentrati sugli esiti clinici come qualità di vita e sopravvivenza per identificare formulazioni, dosi e durata della terapia ottimali.


A cura di Enzo Tuveri

17 ottobre 2022 (Gruppo Diabete e tumori, con la collaborazione di Francesco Romeo per AMD Comunicazione) – I corticosteroidi (CS) sono ampiamente utilizzati in oncologia in quanto consentono di gestire le complicanze legate al cancro (edema cerebrale, infiammazione, dolore), gli effetti collaterali dei trattamenti antitumorali (nausea, vomito,) e trattare o prevenire le reazioni di ipersensibilità. Si sono dimostrati efficaci anche nell’indurre l’apoptosi nelle neoplasie ematologiche.

Il gruppo intersocietario AMD, AIOM, SIE, SIF Diabete e tumori ha voluto offrire una revisione critica su tale classe di farmaci focalizzando l’attenzione sulle molecole più frequentemente usate; sul loro meccanismo d’azione (e sulle differenze in potenza, emivita e attività mineralcorticoide delle varie molecole); sugli eventi avversi (in particolare sul metabolismo glicolipidico, sul sistema endocrino, su quello cardiovascolare) e sulle indicazioni terapeutiche. Per quanto riguarda queste ultime si è evidenziato un effetto duale dei CS in quanto il segnale che parte dall’attivazione del recettore per i CS può comportare sia la soppressione che la progressione del tumore, secondo la via molecolare coinvolta nella tumorogenesi; nel carcinoma mammario, ad es., l’uso concomitante dei CS renderebbe la terapia antitumorale meno efficace per le cellule neoplastiche prive di recettori per gli estrogeni, mentre la potenzierebbe in presenza dei recettori estrogenici. Anche l’utilizzo dei CS per gestire gli eventi avversi immuno-correlati durante le terapie con inibitori del checkpoint immunitario (ICI) appare controverso: alcuni studi hanno mostrato una minore sopravvivenza globale se venivano associati i CS agli ICI, mentre un recente studio retrospettivo non ha mostrato esiti peggiori anche quando venivano utilizzati CS a dosaggio elevato. L’orientamento attuale prevede che i CS possano essere somministrati in concomitanza agli ICI alla dose minima efficace e dopo attente valutazioni.

Anche sull’utilizzo dei CS per alleviare i sintomi correlati al cancro non vi è univocità: l’orientamento è comunque quella di utilizzare la dose minima efficace e scalarla poi molto lentamente.

Altro aspetto preso in considerazione è quello delle controindicazioni alla terapia con CS: assoluta nei pazienti con ipersensibilità ai componenti della formulazione, infezioni non controllate o simultanea somministrazione di vaccini vivi o vivi attenuati; relativa nei pazienti con DM, ipertensione arteriosa non ben controllata, insufficienza cardiaca, edema periferico o recente sindrome coronarica acuta, ulcera peptica, glaucoma, osteoporosi, patologie psichiatriche… In tutte queste categorie di pazienti i CS dovrebbero essere utilizzati con cautela e solo dopo attenta valutazione dei rischi/benefici. Viene infine sottolineata l’importanza della valutazione endocrino-diabetologica dei pazienti oncoematologici, in molti casi, e il ruolo chiave della collaborazione multispecialistica interdisciplinare.


Crit Rev Oncol Hematol 2022 Sep 30. Online ahead of print

PubMed


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