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Effetti della terapia antidiabetica sull’incidenza di malattia di Parkinson: il caso dei glitazoni

25 settembre 2015 (Congresso Medico) – Esistono dei dati in vitro e su modelli animali circa il ruolo protettivo di farmaci agonisti PPAR-gamma (come i glitazoni) in patologie neurologiche tipo il morbo di Parkinson.

Al fine di verificare un possibile effetto benefico di tali farmaci anche in vivo, Ruth Brauer e coll. (Londra, UK), hanno recentemente pubblicato sulla rivista PLoS Medicine (1) i risultati di uno studio retrospettivo condotto avvalendosi di dati raccolti tramite lo United Kingdom Pratice Research Datalink (un database utilizzato dalla medicina di base), in cui ciascun individuo affetto da diabete mellito e con nuova prescrizione di glitazoni (gruppo/glitazoni) veniva associato a 5 individui del tutto confrontabili eccetto che per il tipo di trattamento antidiabetico (gruppo/altri farmaci antidiabetici).

I pazienti sono stati valutati per il periodo tra il 1999 e l’eventuale diagnosi di morbo di Parkinson o fine di osservazione nel database o fine dello studio (1 agosto 2013). In totale, 44.597 pazienti del gruppo/glitazoni sono stati confrontati con 120.373 pazienti del gruppo/altri farmaci antidiabetici. Il tasso di incidenza di morbo di Parkinson è risultato 6,4 per 10.000 pazienti-anno per il gruppo/glitazoni, contro 8,8 per 10.000 pazienti-anno per il gruppo di confronto (IRR 0,72; IC95% 0,6-0,87); tale dato è risultato sostanzialmente confermato anche dopo l’aggiustamento per possibili fattori confondenti come fumo di sigaretta o assunzione di altri farmaci (IRR 0,75; IC 95% 0,59-0,94).

I risultati di questo studio suggeriscono che l’utilizzo dei glitazoni nei pazienti affetti da diabete sia in grado di ridurre di circa il 25% l’incidenza di morbo di Parkinson rispetto all’utilizzo di altri antidiabetici orali, almeno per il periodo in cui il glitazone viene utilizzato (non è stato infatti dimostrato una riduzione in chi aveva una pregressa prescrizione di glitazoni). Tali risultati sono particolarmente interessanti poiché la prevalenza del morbo di Parkinson aumenta con l’avanzare dell’età, così come la prevalenza del diabete; per tale motivo è utile individuare schemi di terapia del diabete in grado di ridurre il rischio di insorgenza di morbo di Parkinson. Ulteriori informazioni deriveranno anche da un trial attualmente in corso che ha come obiettivo di dimostrare l’eventuale effetto di pioglitazone sul rallentamento dell’evoluzione del morbo di Parkinson agli stadi iniziali (2).

 

1) PLoS Med 2015;12:e1001854

PubMed

2) Pioglitazone in Early Parkinson’s Disease. ClinicalTrials.gov Identifier: NCT01280123


AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.