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Fotografia aggiornata della qualità assistenziale erogata nei Servizi di diabetologia italiani nel 2018: risultati della campagna Annali 2019

A cura di Roberta Manti, per il gruppo Editing FondAMD

16 dicembre 2019 – Al XXII Congresso Nazionale AMD da Valeria Manicardi (coordinatore del gruppo AMD Annali) ha presentato i risultati preliminari della raccolta dati Annali 2018, esito della campagna Annali 2019. Per questa nuova edizione della raccolta dati è stata eseguita una revisione del file dati AMD e della lista degli indicatori. È stata inoltre modificata rispetto al passato la procedura di estrazione e invio dei dati anonimi al repository di AMD.

Dalle cartelle informatizzate dei Servizi di diabetologia (SD) italiani che hanno partecipato alla raccolta, sono stati estratti, in modo anonimo e criptato, 66 indicatori di attività, di processo (almeno una misurazione nell’anno indice di HbA1c, PAS/PAD, lipidi, BMI), di esito intermedio (% di diabetici a target per HbA1c, colesterolo LDL, PAS/PAD, BMI), di appropriatezza prescrittiva e di esito finale (stato delle complicanze micro- e macrovascolari), relativi alle persone con diabete tipo 1 (DT1) e con diabete tipo 2 (DT2) con almeno un accesso al SD nell’anno 2018.

Da 255 SD italiani (+ 14,8% rispetto al 2016) sono stati estratti i dati relativi a 33.172 persone con DT1 e 462.600 persone con DT2.

Nelle persone con DT2 l’analisi degli indicatori di processo ha documentato soprattutto un netto miglioramento del monitoraggio della microalbuminuria rispetto al precedente dato disponibile del 2016 (66,9 vs. 55,5%), da imputare, oltre all’incremento effettivo della registrazione del dato, anche alla modifica del file dati AMD, che ha consentito di estrarre il dato “microalbuminuria” con tutte le possibili unità di misura di tale test, evitando così una sottostima dell’indicatore; in miglioramento, seppur modesto, rispetto al 2016, sono risultati anche il monitoraggio della creatinina, del profilo lipidico, della PAO, della retinopatia e del piede (quest’ultimo tuttavia ancora troppo basso: 21,5%); molto elevato e sostanzialmente stabile rispetto al 2016 il monitoraggio dell’HbA1c (96,7%).

In merito agli indicatori di esito intermedio si è evidenziato un aumento della percentuale di pazienti a target per HbA1c (52,9%), colesterolo LDL (63,5%) e PAS/PAD <140/90 (53,5%), mente si è registrata una riduzione dei pazienti con valori decisamente patologici di tali indicatori così come in calo sono risultati i pazienti non a target nonostante trattamenti specifici per compenso glicemico e lipidico: 16,1% (vs. 18,5% del 2016) con HbA1c >9% nonostante la terapia insulinica, 10,2% (vs. 11,9% del 2016) con colesterolo LDL >130 mg/dl nonostante le statine; rimane invece ancora troppo elevata (seppur iniziale riduzione) la quota di pazienti non a target dal punto di vista tensivo: circa un paziente su 2 mantiene una PAO ≥140/90 mmHg nonostante il trattamento in atto. Migliorati, rispetto al 2016, sono risultati anche il target composito glicata ≤7% + colesterolo LDL <100 mg/dl + PAO <140/90 mmHg (19,7 vs. 16,9% del 2016) e lo score Q.

L’estrazione ha inoltre fornito una fotografia aggiornata sull’utilizzo dei nuovi farmaci disponibili per il DT2 documentando l’incremento di utilizzo rispetto al 2016 dei DPP4i (dal 18,2 al 21%), dei GLP1-RA (dal 3,7 al 5,8%) e degli SGLT2i (dal 4 al 9,6%), oltre che una significativa riduzione di utilizzo di sulfaniluree e glinidi (dal 23,8 al 19,9%) e una sostanziale stabilità di utilizzo di insulina da sola o in combinazione (32%).

Nelle 33.172 persone con DT1, gli indicatori di performance sono risultati sostanzialmente stabili rispetto al 2016: 1 paziente su 3 (29,9%) è risultato a target per l’HbA1c, il 53,5% per il colesterolo LDL e il 71% per la PAO. In aumento dal 12,7 al 17% è risultato l’utilizzo di microinfusori di insulina.

In conclusione, i dati disponibili della nuova raccolta Annali relativa all’anno 2018 documentano la tendenza a un miglioramento sistematico di tutti gli indicatori considerati e ancora una volta rappresentano uno strumento utilissimo di valutazione dell’assistenza diabetologica sul territorio nazionale anche al fine di individuare aree critiche e programmare conseguenti azioni di miglioramento.


AMD segnala articoli della letteratura internazionale la cui rilevanza e significato clinico restano aperti alla discussione scientifica e al giudizio critico individuale. Opinioni, riflessioni e commenti da parte degli autori degli articoli proposti non riflettono quindi posizioni ufficiali dell’Associazione Medici Diabetologi.