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Giornata mondiale del diabete 2003

Il 14 novembre, anniversario della nascita di Frederick Banting, si celebra in tutto il mondo, dal 1990, la Giornata mondiale del diabete. Questo momento, di celebrazione e gioia per quanto realizzato, ma soprattutto di riflessione e impegno per quanto ovunque occorre ancora fare, ha unito negli ultimi anni, in 130 diversi paesi del mondo, circa 350 milioni di operatori professionali, pazienti, politici, volontari, in attività volte ad accrescere la consapevolezza dei cittadini sul “problema diabete”.

Ogni anno la International Diabetes Federation sceglie un tema, su cui concentrare l'impegno di sensibilizzazione della opinione pubblica; per quest'anno è “Il diabete e i tuoi reni” . È superfluo sottolinearne l'importanza. Basti ricordare che:

  • la percentuale dei diabetici fra i pazienti che iniziano la dialisi e ovunque in aumento: nel 2000 45,2% negli Stati Uniti, 36,1% in Germania,15,9% in Italia;
  • la sopravvivenza dopo 5 anni dei diabetici in dialisi è mediamente del 20-30%, circa la metà rispetto ai non diabetici;
  • Ritz, Rychlik, Locatelli e Halimi hanno definito l'insufficienza renale terminale nel diabete “A medical catastrophe of worldwide dimensions” (Am J Kidney Dis 1999;34:795).

Ma la Giornata mondiale del diabete non è solo un momento di riflessione su problemi difficili. Nella prospettiva della prevenzione, la IDF sta lanciando una campagna mondiale di screening sulla nefropatia diabetica con lo slogan: “Diabetes could cost you your kidneys: act now!”, e ha pubblicato una utilissima revisione sulle problematiche mediche e sociali mondiali del rene nel diabetico dal titolo “Diabetes and Kidney Disease: Time to Act”.

In Italia, il 6 novembre in Senato è stato eseguito, per la prima volta, uno screening sugli stessi senatori da parte di Diabete Italia, Comitato per la Giornata mondiale del diabete. Il 19 novembre (per noi la celebrazione è “scivolata” di una settimana per la concomitanza di iniziative di sensibilizzazione della popolazione ad altre patologie) si terrà a Roma un evento/conferenza-stampa sulle problematiche dell'assistenza, prevenzione, formazione, ricerca diabetologica con la presenza del ministro della Salute, dei presidenti delle Società scientifiche diabetologiche, di pazienti diabetici. E, last but not least, il 22 e 23 novembre si svolgerà l'evento di partecipazione e sensibilizzazione più importante, con la collaborazione di tutte le associazioni professionali degli operatori sanitari e dei pazienti: i presidi diabetologici in oltre 220 piazze italiane (su 628 Centri Diabetologici in Italia, una partecipazione superiore al 35%!), al fine di sensibilizzare, informare e coinvolgere il maggior numero possibile di persone. Come lo scorso anno, in cui si sono allestiti 172 Presidi, effettuati 30.000 screening in piazza per la rilevazione della glicemia, raccolti 42.000 euro, verrà fornita consulenza, distribuito materiale informativo, saranno somministrati questionari diagnostici, effettuati screening glicemici, raccolti fondi per il finanziamento della ricerca, prevenzione e assistenza diabetologica, tramite la vendita di abetini. L'obiettivo è crescere sempre.

Come membro del Comitato Diabete Italia, credo che la condivisione fra tutti – sebbene segnata da difficoltà e prospettive talora diverse – sia stata non soltanto l'esperienza più importante per i volontari sul territorio, ma anche l'unica strada percorribile in futuro per celebrare con successo la Giornata mondiale del diabete: solo coordinandosi, nel rispetto e nella consapevolezza di un obiettivo comune, superiore alle divergenze di opinione e al peso dell'impegno, sarà infatti possibile continuare a porsi come un'unica e grande forza di volontariato capace di influenzare e smuovere l'opinione pubblica.

Per ogni informazione sulle attività della Giornata mondiale del diabete in Italia vi invito a visitare il sito www.diabeteitalia.it.

Alberto De Micheli