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Piccoli GLP-1 RA orali crescono

Punti chiave

Domanda: Fra gli adulti con diabete tipo 2 qual è l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità del danuglipron, un nuovo GLP-1 RA a piccola molecola a somministrazione orale?

Risultati: Danuglipron, un nuovo GLP-1 RA orale, ha dimostrato di essere efficace nel migliorare il controllo glicemico nei pazienti con diabete tipo 2, con sicurezza e tollerabilità generalmente buone.

Significato: Nei pazienti con diabete di tipo 2 il danuglipron ha comportato una riduzione significativa dell’HbA1c rispetto al basale e un calo ponderale simile a quello osservato nei dati di fase 2 con semaglutide e altri GLP-1 RA iniettabili durante periodi di somministrazione simili.


A cura di Michele Riccio

26 giugno 2023 (Gruppo ComunicAzione) – La maggior parte dei GLP-1 RA attualmente disponibili sono peptidi che richiedono la somministrazione sottocutanea, ad eccezione della semaglutide, che può essere somministrata anche per via orale. Peraltro, le recenti e sempre più consistenti evidenze dei vantaggi offerti dai GLP-1 RA in termini di protezione cardiovascolare, insieme agli importanti effetti che tali molecole hanno sulla riduzione del peso corporeo con i vantaggi da esso conseguenti, hanno spinto la ricerca a selezionare un sempre maggior numero di nuove molecole, soprattutto fra quelle somministrabili per via orale, considerando la non sempre malcelata avversione dei pazienti verso le terapie iniettive, anche se monosettimanali.

Sulla rivista JAMA Network Open sono stati recentemente pubblicati i risultati di uno studio di fase IIb sul danuglipron, un nuovo GLP-1 RA a piccola molecola a somministrazione orale due volte/die. Obiettivo dello studio era ovviamente quello di valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di più livelli di dose del farmaco per un periodo di almeno 16 settimane.

Lo studio è stato condotto su 411 partecipanti con diabete di tipo 2 e controllo glicemico inadeguato nonostante la dieta e l’esercizio fisico, con o senza l’uso di metformina. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a uno dei sei gruppi di trattamento: placebo o danuglipron a dosi target di 2,5, 10, 40, 80 o 120 mg 2/die. Il periodo di trattamento è stato di 16 settimane, seguito da un periodo di follow-up di circa 4 settimane. I principali parametri di efficacia misurati includono il cambiamento dell’HbA1c rispetto al basale, la proporzione di partecipanti che raggiungevano un’HbA1c <7% e il cambiamento del peso corporeo e della glicemia a digiuno. Gli endpoint di sicurezza includevano gli eventi avversi correlati al trattamento.

Dai risultati dello studio sul danuglipron emergono alcune importanti e interessanti evidenze:

  • Efficacia: tutti i gruppi di dosaggio del danuglipron hanno dimostrato una riduzione significativa dell’HbA1c rispetto al placebo dopo 16 settimane di trattamento. La diminuzione dell’HbA1c è stata dose-dipendente, con una riduzione massima di -1,18% nel gruppo che ha assunto la dose di 120 mg 2/die.
  • Miglioramento del controllo glicemico: danuglipron ha ridotto in modo significativo la glicemia a digiuno rispetto al placebo in tutti i gruppi di dosaggio. Tale riduzione è stata maggiore nei gruppi con dosaggi più elevati di danuglipron, raggiungendo una differenza media di -33,24 mg/dl nel gruppo che ha assunto la dose di 120 mg 2/die.
  • Riduzione ponderale: danuglipron ha determinato una riduzione significativa del peso corporeo rispetto al placebo nei gruppi che hanno assunto dosaggi di 80 e 120 mg 2/die. Tuttavia, le differenze ponderali non sono state statisticamente significative nei gruppi con dosaggi più bassi di danuglipron.
  • Tollerabilità e sicurezza: danuglipron è stato generalmente ben tollerato durante il periodo di trattamento di 16 settimane. Gli eventi avversi correlati al trattamento sono stati riportati in una percentuale simile fra i gruppi che hanno assunto danuglipron e il gruppo placebo. Gli eventi avversi più comuni sono stati lievi o moderati e non hanno determinato la sospensione del trattamento.
  • Aderenza al trattamento: danuglipron è stato somministrato per via orale, due volte al giorno, con o senza cibo. Tale modalità di somministrazione potrebbe essere più conveniente per i pazienti rispetto alle terapie attualmente disponibili, che richiedono la somministrazione sottocutanea. Una migliore tollerabilità e accettabilità del trattamento possono influire positivamente sull’aderenza dei pazienti al regime terapeutico.

Ulteriori studi sono ovviamente necessari per confermare tali risultati e per valutare nel lungo termine l’efficacia e la sicurezza del danuglipron nel trattamento del diabete di tipo 2.


JAMA Netw Open 2023 May 1;6(5):e2314493

PubMed


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