Le interviste
1° ottobre 2024 – A cura di Paolo Di Bartolo, Marina Valenzano, Marco Comoglio, Michele Riccio
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L’attività di prevenzione medica, storicamente rivolta a insorgenza e progressione del diabete di tipo 2, oggi riguarda anche il diabete di tipo 1 (e non solo). Gli avanzamenti degli studi scientifici e l’introduzione della legge 130/2023 stanno infatti per rivoluzionare il panorama della prevenzione, consentendo di aprire una nuova area di intervento sanitario.
Il gruppo ComunicAzione di AMD desidera quindi promuovere questa nuova sezione del sito dedicata al tema. In questa sezione non parleremo di nutrizione, anche se una sana alimentazione è raccomandata a tutte le persone con diabete (di tipo 1 e 2, LADA, gestazionale ecc.). Parleremo invece di screening (diagnosi precoce) e di trattamenti mirati a contrastare il danno biologico già in atto e a ritardare la comparsa della malattia (attività che può essere inquadrata come “prevenzione secondaria”).
Cominciamo proprio con il diabete tipo 1: scoprire prima la presenza di una predisposizione a sviluppare il diabete di tipo 1 è di fondamentale importanza, poiché ci consentirà di ridurre significativamente (almeno della metà) i casi di chetoacidosi (complicanza grave che si manifesta frequentemente come esordio della malattia), i sintomi (soprattutto la perdita di peso) e la necessità di ricovero in ospedale per i bambini e gli adolescenti a cui sarà diagnosticata la malattia.
Inoltre, la diagnosi precoce consentirà l’accesso all’utilizzo di nuove terapie mirate, il cui avvento speriamo possa aiutarci a rallentare (e forse “sconfiggere”) la progressione verso lo stato di malattia conclamata…
… e a dire, ancora una volta, “Diabete? No, grazie”.
1° ottobre 2024 – A cura di Paolo Di Bartolo, Marina Valenzano, Marco Comoglio, Michele Riccio
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