La soddisfazione della vita che si conduce è un fattore protettivo contro l’insorgenza del diabete tipo 2 negli uomini ma non altrettanto nelle donne. Questi sono i risultati di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Diabetic Medicine.

Un gruppo di ricercatori tedeschi ha valutato 7107 partecipanti (3664 uomini, 51,5%, e 3443 donne, 48,5%) di età compresa tra 25 e 74 anni (età media ± 47,8 ± 13,7 anni) arruolati da due indagini denominate MONICA/KORA condotte a partire dal 1989-1995 e seguiti fino al 2009. La soddisfazione di vita è stata valutata utilizzando un questionario apposito, con quesiti a sei opzioni multiple di risposta, il cui punteggio conduceva a un risultato in termini di soddisfazione di vita classificata in bassa, media o alta.

In un modello i cui risultati venivano aggiustati tenendo conto dell’influenza dei fattori sociodemografici, comportamentali e di rischio clinico, negli uomini con elevata soddisfazione di vita si è registrata una riduzione del rischio del 27% di sviluppare diabete di tipo 2 rispetto a chi non era soddisfatto della vita che conduceva. L’associazione perdeva però significatività statistica dopo ulteriore adattamento per umore depresso e non era significativamente connessa al diabete tipo 2 incidente nelle donne.

Secondo gli autori, la soddisfazione della vita può quindi essere una risorsa preziosa nella valutazione del rischio di diabete di tipo 2, soprattutto negli uomini, e nello sviluppo di strategie di prevenzione più efficaci per scoraggiare l’insorgenza del diabete. Sono necessarie ulteriori ricerche per studiare i potenziali percorsi causali che possono collegare la soddisfazione della vita allo sviluppo del diabete tipo 2 e il motivo per cui non si sono ottenuti risultati analoghi anche nelle donne.

Life satisfaction is a protective factor against the onset of Type 2 diabetes in men but not in women: findings from the MONICA/KORA cohort study
Diabet Med 2017 Dec 26. doi: 10.1111/dme.13574. [Epub ahead of print]