Se esiste un elisir di lunga vita, non è una bibita zuccherata
Bere molte bibite zuccherate accorcia la vita. Questo è il risultato di un importante studio condotto da ricercatori dell’università di Harvard: all’aumentare del numero giornaliero di bibite zuccherate bevute aumenta il rischio di morte prematura, soprattutto per malattie cardiovascolari.
I risultati derivano dall’osservazione di oltre 118mila donne e uomini partecipanti a due grandi studi: seguiti tra il 1986 e il 2014, sono stati monitorati ogni 2 anni mediante questionari sullo stato di salute e sulle abitudini di vita.
Dopo aver eliminato tutti i fattori confondenti legati alla dieta e allo stile di vita, i ricercatori hanno osservato che bere più bibite zuccherate (come bibite gasate o non gasate, succhi di frutta, energy drink, sport drink, bevande vitaminizzate zuccherate) era associato al rischio di morte prematura. Nello specifico, rispetto a chi beveva meno di una bibita al mese, chi ne beveva da 1 a 4 al mese aveva un rischio aumentato dell’1%, da 2 a 6 alla settimana aveva un rischio aumentato del 6%, da 1 a 2 al giorno aveva un rischio aumentato del 14% e con 2 o più al giorno il rischio aumentava del 21%. Ancora: l’aumento del rischio è risultato maggiore tra le donne rispetto agli uomini.
Ciò che si è verificato è soprattutto un aumento del rischio di morte per malattie cardiovascolari, che rispetto ai bevitori occasionali aumenta del 31% in chi beveva 2 o più bibite zuccherate al giorno e aumentava ulteriormente del 10 % per ogni bibita in più al giorno. I ricercatori hanno anche osservato un lieve aumento dei casi di cancro all’aumentare del consumo di bibite zuccherate.
Infine, se sostituire le bibite zuccherate con bibite con dolcificanti artificiali ha ridotto il rischio di morte prematura, è stato per contro riscontrato un aumento di morte prematura e morte cardiovascolare nelle donne che bevevano più di 4 bevande con dolcificanti artificiali al giorno.
In conclusione: è noto da tempo che un eccessivo consumo di zuccheri semplici fa male. E le bevande zuccherate sono attualmente la principale fonte di questi zuccheri semplici e il loro consumo, sebbene si stia riducendo in alcune nazioni, è in aumento in molti gruppi di popolazione più “fragili” come i bambini, i ragazzi e nei paesi in via di sviluppo.
Purtroppo, la disponibilità, il basso prezzo e la pubblicità di tali prodotti non rende facile il contenimento del consumo di tali bevande, che – secondo gli autori dello studio – aumenterebbe in maniera significativa il rischio di morte. E sostituire lo zucchero con i dolcificanti artificiali non è la soluzione.
Long-Term Consumption of Sugar-Sweetened and Artificially Sweetened Beverages and Risk of Mortality in US Adults
Circulation. March 18, 2019