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Un aiuto in Farmacia

Le 17.500 farmacie italiane possono svolgere un ruolo nella prevenzione del diabete?

Oggi la battaglia per il miglioramento della salute passa attraverso la prevenzione e la gestione ottimale delle condizioni croniche. Un fronte che richiede la mobilitazione di ogni risorsa disponibile: la medicina specialistica e quella di base ma anche la scuola, i media… Anche la farmacia può dare un aiuto? «Sicuramente sì», è la risposta convinta di Giovanni Perrone, che in qualità di componente del direttivo nazionale della Associazione medici diabetologi (Amd) aveva individuato insieme a Federfarma, la federazione nazionale delle Farmacie, il loro potenziale ruolo nella prevenzione primaria e secondaria del diabete, dando vita a un progetto denominato Farm&Dia. «Il paziente diabetico ha un rapporto consolidato con il Farmacista» sottolinea Damiano Degrassi, farmacista e referente della federazione nazionale Federfarma per il progetto diabete, «e intendiamo rafforzare questo ruolo: la Farmacia infatti è un punto di riferimento per la persona con diabete. Ogni giorno si calcola che 50-70 persone con diabete entrino in ciascuna delle 17.500 farmacie italiane. Senza contare le persone non ancora diagnosticate: molte persone a rischio o che potrebbero avere il diabete senza saperlo passano comunque in Farmacia, un punto di riferimento familiare e accessibile a tutti, in ogni momento”. L’interesse dei farmacisti per rafforzare questo ruolo è sicuramente positivo, ma la buona volontà non basta. «E’ importante che il farmacista parli alla persona che può prevenire o gestire meglio il suo diabete, ma è essenziale che parli e condivida la stessa ‘lingua’ usata dai medici», sottolinea Giovanni Perrone il quale insieme a Pietro Pata, Claudio Noacco e Adolfo Arcangeli, gli ultimi due ex presidenti della Amd e a dirigenti di Federfarma ha dato vita al progetto che prevede, fra l’altro, una importante attività formativa a questo scopo. Nel 2007 sono state organizzati 4 corsi di due giorni ai quali hanno partecipato 170 farmacisti. A partire dal 2009 i corsi organizzati da Farm&Dia saranno estesi in altre regioni italiane. Per quel che riguarda la prevenzione del diabete, l’obiettivo è permettere al Farmacista di affinare il suo ‘occhio’ e identificare le persone più a rischio, consigliando loro di verificare lo stato di salute dai parametri più semplici, quali peso, altezza, indice di massa corporea e il giro vita. «Spesso il farmacista è in grado di ipotizzare delle familiarità », aggiunge Perrone. Su questa base e contando sul rapporto di fiducia che spesso si è instaurato con il paziente, il Farmacista può andare oltre e arrivare a dare indicazioni precise, orientando il paziente ad accedere alle strutture del caso: medico di medicina generale o centri specialistici. Secondo Giovanni Perrone, che ha trovato il pieno sostegno della Amd al proseguimento di questo progetto «è una grande occasione rafforzare la sinergia del medico diabetologo con questa grande rete di professionisti della Salute e la loro prossimità ai pazienti diabetici e a tutte le persone a rischio».